Morto nell’incidente di Portegrandi, gli amici: «Matteo, papà orgoglioso e felice»
Lutto a Spinea a Oriago. A causare l’indicente potrebbe essere stato un colpo di sonno. Marcato è morto davanti al figlio di dieci mesi. La moglie è in prognosi riservata

Le comunità di Oriago e Spinea si stringono attorno alla famiglia Marcato per la morte di Matteo Marcato, cuoco di 34 anni deceduto giovedì 15 maggio in un tragico incidente stradale a Portegrandi, sulla strada di collegamento con il litorale. L’ipotesi è che dietro lo schianto ci sia un colpo di sonno o una distrazione.
Sono ore di apprensione per la compagna coetanea di Matteo che si trova, a causa dei numerosi traumi riportati nello scontro, ricoverata in prognosi riservata all’ospedale dell’Angelo di Mestre. Anche il figlio della coppia, di dieci mesi, resta ricoverato a Mestre in condizioni non gravi.
La festa per il battesimo programmata
Il papà di Matteo, Michele Marcato, è chiuso nel dolore. Il prossimo 26 maggio era in programma la festa per il battesimo del piccolo nel paese di origine della mamma. Ora la speranza della famiglia di Matteo è che la mamma del piccolo si rimetta presto e possa stare vicino al suo bambino.
Cordoglio arriva anche dal sindaco di Spinea, Franco Bevilacqua: «Esprimo profondo cordoglio», dice il sindaco, «a nome di tutta l’amministrazione comunale, per la tragica morte di Matteo Marcato, il giovane 34enne di origine spinetense, deceduto in seguito a un incidente stradale.Un pensiero e un abbraccio alla moglie e al figlioletto, che sono rimasti feriti nello scontro. Porgo le più sentite condoglianze alla famiglia intera e agli amici di Matteo».
Il lutto sui social
Gli amici del giovane cuoco hanno scelto di esprimere il loro dolore attraverso i social. «Brutte notizie che non vorresti sentire», scrive un amico, «amici da 22 anni, cinque anni di scuola assieme, tu col tuo sorriso io con il mio grugno, sigarette e birre “da Steno”, gite... eri padre e ne eri cosi orgoglioso e felice... non ho parole amico mio. Riposa in pace Matteo, che la terra ti sia lieve». La notizia della morte del 34enne è arrivata anche al Move Hotels di Mogliano Veneto, dove da alcuni mesi Matteo lavorava come cuoco. «Lo conoscevamo da poco, ma era un ragazzo splendido», dicono scossi i colleghi. Anche se non era da molto tempo che lavorava a Mogliano, Matteo si era subito fatto benvolere.
Matteo e la compagna si erano conosciuti a Londra dove lui lavorava come cuoco e lei come cameriera. Si erano poi trasferiti in Italia da metà dello scorso anno e avevano preso in affitto un appartamento in un palazzo di via Verona, a Oriago di Mira, un edificio vicino all’ufficio postale della frazione di Mira.
Si erano trasferiti in Italia da quando la compagna era incinta del figlio. I due avevano deciso giovedì di trascorrere una giornata al mare.
La tragedia si è consumata alle 15.30 di giovedì lungo la Strada provinciale 43 Portegrandi-Caposile, in località Trezze, nel territorio di Quarto. Stando a una prima ricostruzione dell’incidente, si è trattato di uno scontro frontale-laterale che ha coinvolto un camion e l’auto, una Volkswagen Golf, su cui viaggiava la famiglia di Oriago.
La procura di Venezia non sarebbe intenzionata a fare ulteriori approfondimenti dal momento che sarebbe stato proprio il 34enne a invadere la corsia opposta, non per fare un sorpasso, ma per una distrazione o un colpo di sonno. —
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