Violenze verso i ragazzini, coro di condanne

Ferro chiede punizioni esemplari, Dolfin attacca la giunta. Gli albergatori vogliono l’istituzione di un corpo di polizia turistica

CHIOGGIA

È un coro unanime di condanne quello che si eleva in città dopo l’inquietante escalation di violenze gratuite che hanno coinvolto ragazzini e ragazzine giovanissimi, poco più che tredicenni, intenti a una poco educativa “caccia al foresto”. Soprattutto è l’immagine della città, da sempre accostata alle baruffe goldoniane, che rischia di venire distorta. L’ultimo episodio domenica sera ha visto coinvolti due 14enni mestrini.

Il commissariato di pubblica sicurezza, che ha ricevuto diverse segnalazioni, sta attenzionando almeno una decina di adolescenti locali, protagonisti delle zuffe della settimana scorsa, temendo anche nel prossimo fine settimane ritorsioni da parte di chi ha subito le violenze.

il sindaco ferro

Anche la politica ha fatto sentire la propria voce con il primo cittadino che rifiuta l’etichetta di “Chioggia città violenta” . «Siamo in presenza di episodi gravi», dice il sindaco, «da condannare senza esitazione. Sono la spia che qualche meccanismo della nostra società civile si sta rompendo, portandoci fuori dalla strada dell’educazione e del rispetto. Mi aspetto che questi ragazzi vengano identificati, messi di fronte alla realtà e alle conseguenze dei loro errori. Non voglio credere, però, che i protagonisti di questi episodi rappresentino i nostri giovani, né la nostra città. Chioggia non merita questa immagine».

Dolfin attacca

Marco Dolfin, capogruppo della Lega, punta il dito contro le mancanze della giunta. «Ancora una volta», afferma Dolfin, «baby gang, composte da giovinastri del posto, stanno tenendo in scacco negativamente la città con violenze in stile Arancia Meccanica, verso coetanei che hanno il solo torto di arrivare da fuori Chioggia. Un fenomeno che sta sempre più degenerando. Non posso però non puntare il dito contro l’amministrazione, intenta alle sterili polemiche sulla battigia e sulle ordinanze anti fumo e non si accorge del resto. L’unica soluzione è l’attivazione della videosorveglianza».

gli albergatori preoccupati

«Temiamo riflessi negativi per l’immagine turistica della nostra località». C’è forte preoccupazione tra le sigle del turismo e del commercio per gli episodi di violenza degli ultimi giorni e si chiedono immediati interventi delle autorità per bloccare sul nascere il fenomeno.«Sono fatti seri che vanno approfonditi e bloccati subito», spiega il presidente degli albergatori, Giuliano Boscolo Cegion, «nei prossimi giorni incontreremo i vertici delle forze dell’ordine per offrire tutta la collaborazione possibile. La città di Chioggia non deve essere etichettata come poco sicura o poco accogliente. Vogliamo chiarimenti anche dal sindaco Ferro su come viene gestita la sicurezza dei nostri concittadini e dei nostri turisti. Chiediamo l’istituzione di un corpo di polizia turistica come esiste in tutte le località turistiche più rinomate. Magari ne parleremo tra qualche mese con calma, adesso urge capire i fatti di questi giorni. Capire bene se sono bravate estemporanee o baby gang strutturate...».

i commercianti

Sull’attenti anche i commercianti che hanno subito indetto un incontro urgente lunedì pomeriggio alla presenza dell’assessora al turismo Isabella Penzo. «Siamo preoccupati e avviliti», spiega il presidente Ascom, Alessandro Da Re, «con enorme fatica stiamo tentando di proporre dei piccoli eventi per tenere viva la città e accogliere i nostri turisti pur nelle limitazioni anti Covid. Ma episodi come questi vanificano tutto. Per pochi teppistelli rischiamo di rovinare il nome di tutta la città e di tornare ai pregiudizi sui chioggiotti dediti alle baruffe. Non è così, siamo una città ospitale». —

Elisabetta B.Anzoletti

Daniele Zennaro

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