Vinyls, niente stipendio ai lavoratori malgrado le promesse fatte nei mesi scorsi

«Ora basta! Ci sentiamo presi in giro da un sistema che fa gli interessi di tutti ma non quelli di noi lavoratori della Vinyls». L’ennesime disperata lettera aperta è stata spedita al ministro...

«Ora basta! Ci sentiamo presi in giro da un sistema che fa gli interessi di tutti ma non quelli di noi lavoratori della Vinyls». L’ennesime disperata lettera aperta è stata spedita al ministro Fornero, al prefetto Cuttaia e ai commissari strarordinari Mauro Pizzigati e Giorgio Simeone da un gruppo di dipendenti della Vinyls, in amministrazione straordinaria dal giugno 2009. «Da  cinque mesi», scrivono i lavoratori, «attendiamo lo stipendio e siamo costretti a lavorare solo con un anticipo di 100 euro al mese con i quali dobbiamo anche pagarci la benzina o l'abbonamento dell'autobus per raggiungere il nostro posto di lavoro, dove siamo costretti a presidiare gli impianti, soggetti alla direttiva Seveso 2 per le industrie a rischio di incidente rilevante, anche per dodici ore consecutive al giorno. Siamo ormai stanchi, stremati e senza più la dignità di sentirci lavoratori e persone degne di questo paese, con la vergogna che ci assale quando  guardiamo in faccia le nostre mogli e i nostri figli. A tutt'oggi, malgrado gli incontri tenutisi in Prefettura in cui era stato assicurato un prestito bancario all’azienda in amministrazione straordinaria , stiamo ancora aspettando le seguenti retribuzioni: aprile 2011, giugno 2012, quattordicesima, luglio e agosto 2012. Inoltre a tutt'oggi non sappiamo nulla rispetto all'assegnazione del bando di vendita degli impianti, scaduto il 29 giugno scorso».

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