Vincono i piccoli, ma forse si apre lo stesso
Solo la grande distribuzione favorevole. Bortolussi: «Decisione nelle mani del sindaco»
In municipio, la piccola distribuzione ribadisce il proprio «no» deciso e scontato all’apertura dei negozi per domenica 15 luglio, prima giornata di saldi estivi. Ma la partita non finisce qui. Perché la decisione finale spetta adesso all’assessore Giuseppe Bortolussi che, pur di fronte alla contrarietà della associazioni di categoria (Federdistribuzione esclusa), sembra invece propenso a concedere la deroga, non prevista in quelle stabilite lo scorso dicembre per il 2007. «Per la prima giornata di sconti mi pare assurdo tenere le attività commerciali chiuse - spiega appunto l’assessore -. Anche perché ci sono realtà attigue alla nostra, come Marcon, ma anche Padova e Treviso, che prevedono invece l’apertura domenicale, proprio in occasione dei saldi.
Devo consultarmi con il sindaco, poi decido». A questo punto, la posizione dell’assessore alle attività produttive potrebbe anche «sconfessare» la netta contrarietà da parte dei piccoli negozianti. Infatti, pur di fronte al «no» di dodici associazioni sulle quindici interpellate, l’ago della bilancia propende adesso per l’apertura, dato il favore dello stesso Bortolussi. La riunione di ieri, comunque, rivela l’intera complessità del problema. Attorno al tavolo, si riuniscono tutti gli attori in campo. Dall’Ascom alla Confesercenti, dalla Cgia al Cna, dalla Confartigianato alla Municipalità, fino, appunto, alla Federdistribuzione. Un incontro, a dire il vero, dall’esito scontato. Con la piccola distribuzione (tranne il Cna) più che mai decisa a scongiurare l’eventualità di una nuova deroga domenicale, estranea alle otto già stabilite lo scorso dicembre. E con Federdistribuzione, invece, schierata senza se e senza ma a favore dell’apertura. Alla fine, sembra di assistere a un film già visto. A maggioranza bulgara, le associazioni di categoria indicano la strada de seguire. Domenica 15 luglio, primo giorno di saldi in Veneto, non bisogna tenere aperti i negozi. La Federdistribuzione si alza e se ne va, scontenta e delusa. «Aspettiamo l’ordinanza prima di fasciarci la testa - commenta appena uscito dalla riunione Alain Mestre, rappresentante provinciale dell’associazione -. Fino ad allora, nessun commento».
Tutto insomma sembra deciso. Mentre di respira l’aria di un possibile compromesso: niente deroga per il 15 luglio, ma apertura dei negozi il 28 ottobre, per la Venice Maratrhon. Così come richiesto sempre da Federdistribuzione. Anche Tiziano Scandagliato, della Confesercenti, conferma questa ipotesi. «Noi abbiamo espresso con una forte maggioranza la nostra posizione - dice -. E credo che sia stata recepita. Forse l’assessore ha intenzione di concedere in cambio il 28 ottobre». A fine incontro, però, Giuseppe Bortolussi non dà nulla per scontato. Anzi. «Devo assolutamente sentirmi con il sindaco - incalza -. Voglio sapere da lui cosa ne pensa. Da parte mia, ritengo assurdo tenere chiusi i negozi nel primo giorno di saldi. Il Veneto, fra l’altro, è la penultima regione a partire con gli sconti. Non si dovrebbe perdere una occasione del genere. Anche perché iniziare i saldi estivi di lunedì, quando di mattina i negozi sono chiusi, non pare molto ortodosso. Deciderò nei prossimi giorni». In questo contesto, «sono contento che anche dal punto di vista sindacale sia stato recepito il concetto che nessun dipendente è obbligato ad andare a lavorare di domenica, a meno che non lo voglia fare. Questo per me è un aspetto molto importante». La questione, dunque, rimane aperta. E, pur di fronte alla netta presa di posizione di quasi tutte le associazioni, la decisione finale di Giuseppe Bortolussi potrebbe riservare grandi sorprese. «Io credo che dovremmo trovare in genere una mediazione convincente sulla questione delle domeniche.- conclude l’assessore al commercio. Anche perché sono stanco di trovarmi sempre in mezzo a due fuochi».
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