Guardia medica (e non solo), all’Ulss 3 arriva il numero unico: ecco quando chiamarlo

Da segnare in agenda il numero 116.117 per interventi non urgenti e servizi sanitari del territorio. Al lavoro nella centrale operativa a Mestre un medico, un infermiere e 35 operatori. Triage telefonico per valutare il percorso più idoneo al cittadino, il servizio sarà esteso a tutto il Veneto

Mitia Chiarin
La centrale operativa del nuovo numero unico 116.117 (foto Lorenzo Pòrcile)
La centrale operativa del nuovo numero unico 116.117 (foto Lorenzo Pòrcile)

Da mercoledì 23 luglio un nuovo numero di prima utilità va inserito nella rubrica telefonica dei veneziani. Si tratta del 116.117, attivo dalle 19 di mercoledì 23 luglio e che risponde dalla centrale di Mestre, in piazzale San Lorenzo Giustiniani. Un numero di telefono per le cure non urgenti che si affianca all’oramai consolidato 118 per le urgenze ed emergenze mediche.

Le due centrali dialogano tra loro e i singoli casi possono venire dirottati all’urgenza oppure a servizi non urgenti. Il 116.117 ingloba, invece, il servizio di continuità assistenziale (guardia medica), e diventa la principale porta d’accesso per la medicina del territorio.

Operatori e IA

In centrale operano un medico e un infermiere di centrale e 35 operatori amministrativi, “laici” (nel senso di non con laurea sanitaria) che non sono però dei semplici centralinisti ma nuovi dipendenti dell’Azienda sanitaria, formati specificatamente per questo ruolo e che operano con turni per coprire le 24 ore.

Ogni postazione ha tre schermi. Uno è collegato all’Intelligenza artificiale, un sistema chiamato “Call Sense” che aiuta gli operatori a dare informazioni e a reperirne in velocità. Medico e infermiere di centrale forniranno un servizio di triage telefonico, valutando il percorso più idoneo per il cittadino che chiama.

Perché chiamare il 116.117?

Lo si può fare se si ha bisogno di contattare la guardia medica per problemi sanitari non gravi in orari notturni o nei giorni festivi o prefestivi. Se serve la prescrizione di un farmaco e non si trova il medico di base per giorni. Problema questo della Medicina territoriale in cima all’agenda della Regione con un tavolo aperto con i medici. Si può chiamare se si hanno reazioni alimentari avverse con manifestazioni cutanee o febbre.

Un servizio utile anche per informazioni e consigli. Per esempio sarà una voce da consultare se si ha bisogno dei pannoloni per il nonno allettato; per attivare percorsi sociali o sociosanitari per aiutare parenti non autosufficienti, disabili o con problemi di salute mentale. Ma anche se si è viaggiatori e si ha bisogno della guardia medica turistica.

In questo modo, tra l’altro, si riduce anche la pressione sul Pronto soccorso, spesso invaso di gente per banali codici bianchi che potrebbero essere trattati altrove. Il sistema della centrale 116.117 è collegato da mercoledì sera non solo al servizio di guardia medica ma anche alle Case di comunità. Per tutte le emergenze sanitarie, invece, il riferimento è sempre, e solo, il 118.

Numeri di riferimento

I numeri per l’utenza della Ulss 3 Serenissima sono quindi il 118 per le emergenze; il 116.117 per i problemi sociosanitari non urgenti. Lo 041.844844 per prenotare visite ed esami al Cup (Centro unico prenotazioni) e lo 041.8694696 per le segnalazioni al Cup.

Le tappe in Veneto

Quella di Mestre, visitata mercoledì dall’assessore regionale alla Sanità Manuela Lanzarin, è la prima delle due centrali del Veneto. La sede di Mestre, prima ha gestito la sperimentazione a Bassano. Ora si occupa del territorio dell’Ulss 3 Serenissima mentre da settembre le chiamate verranno prese anche dal territorio della Usl 4 del Veneto Orientale.

«E da qui al giugno 2026 verrà esteso progressivamente a tutto il territorio della Regione Veneto. Si tratta di un servizio rivoluzionario che prende in carico a voce e di persona le esigenze sanitarie e sociosanitarie non urgenti del cittadino fino all’individuazione del miglior percorso possibile. Questo nuovo numero nasce per migliorare l’efficienza e l’efficacia di tutto il percorso assistenziale, fornendo un sistema di accesso facilitato e semplificato alla medicina del territorio», dice la Lanzarin.

Da ottobre avverrà l’aggancio delle celle telefoniche e del prefisso del territorio della Ulss di Belluno. A seguire toccherà a Treviso. L’altra centrale in realizzazione a Vicenza si occuperà del resto del territorio veneto.

Tecnologia veneziana

Francesca Favaretto, già responsabile del Cot, oggi sovrintende alla macchina, complessa, della nuova centrale. Al suo fianco un’altra donna, l’ingegner Baldan, volata in Germania per capire come funzionava lì il numero “116117” e tornata a Mestre, spiega il dg Edgardo Contato, con un carico di investimenti tecnologici da attivare. La sperimentazione a Bassano ha visto la raccolta di 16.300 chiamate. «Con un grado di soddisfazione del 98 per cento», dice Contato. Da mercoledì sera tocca all’area veneziana.

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