Villa Panto, spunta un residence

Jesolo. Il progetto prevede la demolizione della storica struttura, sarà la Sovrintendenza a decidere
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - JESOLO - RENDERING DELL'ALBERGO AL POSTO DI VILLA PANTO
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - JESOLO - RENDERING DELL'ALBERGO AL POSTO DI VILLA PANTO

JESOLO. Ecco il futuro della ex villa Panto. Venduta per circa sei milioni di euro a un imprenditore jesolano, ora residente tra le Canarie e la Svizzera, adesso la ex residenza dell’imprenditore Giorgio Panto in piazzetta Casa Bianca, sta affrontando il difficoltoso iter della Sovrintendenza, che ha sempre la lente puntata sul lido dopo lo scempio di cemento sperimentato in tanti anni.

Il progetto è di uno studio di architettura di Padova ed è già pronto in attesa del via libera della Sovrintendenza che pare non sia ancora arrivato sul litorale. Si tratta infatti di capire se questa villa sia in qualche modo vincolata per la sua storia misteriosa e affascinante prima di diventare proprietà del compianto re dei serramenti o adesso del nuovo misterioso imprenditore di origine jesolana, ma da tempo all’estero.

Immersa in una zona di lusso già nel 1928, epoca del primo piano regolatore, la villa è ancora una struttura di grande valore. Al Comune di Jesolo è stato presentato il progetto per la demolizione nei mesi scorsi, ma da allora non si è saputo più nulla. Non più una parola dall’amministrazione comunale. Bisognerà accertare se si tratta di un immobile di pregio storico e quindi da vincolare. Qualcuno parla del fatto che durante la Seconda guerra mondiale era stata la sede del comando delle “SS”, con tanto di prigione nell’interrato. Potrebbe avervi soggiornato anche Galeazzo Ciano durante l’inaugurazione del villaggio omonimo a Cortellazzo.

Il blogger Claudio Vianello ha denunciato l’ennesima colata di cemento in arrivo con la futura palazzina così vicina al mare e moltiplicando gli appartamenti. Sta di fatto che, in pieno Ventennio, il primo studio urbanistico, antesignano del piano regolatore, aveva progettato vaste aree verdi fino alla spiaggia e poi una fascia delle “ville di lusso”, tra cui le quattro di piazza Casa Bianca, confinanti con l’omonimo hotel anch’esso dei primi Novecento. E qui fu realizzata quella che sarebbe divenuta villa Panto di cui oggi si parla tanto.

Ora potrebbe sorgere un condominio di cinque piani fuori terra che cambierebbe nuovamente lo stile di questa zona affacciata sul mare e consentirebbe di realizzare e vendere diversi appartamenti di grande valore per un investimento sicuramente importante. Ma la fascia fronte mare è osservata speciale e qui non si muove foglia senza che la Sovrintendenza abbia dato il suo severo parere.

Jesolo è nata costruendo davanti al mare, con tanti abusi poi sanati che però hanno lasciato il segno e che oggi ne stanno compromettendo lo sviluppo, mentre la spiaggia è esposta all’erosione inesorabile anche a causa della mancanza di protezioni e con le costruzioni alle spalle. Una situazione non facile e su questa nuova speculazione edilizia adesso la Sovrintendenza dovrà dare il suo parere vincolante.

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