Caorle, quattro denunce per la rissa con pistola. Attesi anche i Daspo

Nella notte tra il 7 e l’8 agosto, 15 giovani si erano affrontati .Tra le botte erano partiti cinque colpi da una scacciacani

Rosario Padovano
La rissa con la pistola scacciacani a Caorle
La rissa con la pistola scacciacani a Caorle

Prime quattro denunce formalizzate contro quattro dei ragazzi che hanno preso parte alla zuffa che si è svolta in due luoghi, la notte tra il 7 e l’8 agosto scorso, a Levante. Uno di questi giovani, difeso dall’avvocato Riccardo Gusso, è di Caorle ed è dipendente di un noto locale della riviera a Ponente. I carabinieri stanno ultimando le indagini. Mancano anche i Daspo urbani dalla Questura.

La rissa

Quella sera sono stati almeno 15, come ha fatto presente un’ordinanza del Comune di Caorle, i ragazzi coinvolti. A pagare pegno per primo era stato il locale Bellariva, “condannato” a chiudere a mezzanotte, con gravissime perdite nelle giornate di Ferragosto.

Nel corso della lite sono stati esplosi cinque colpi a distanza molto ravvicinata da una pistola scacciacani. Sulla base delle denunce elevate, i carabinieri hanno ricostruito in parte l’accaduto.

Poco dopo la mezzanotte, tra il centro e il lungomare, due ragazzi originari dell’Asia, probabilmente a Caorle per lavoro, hanno cominciato a importunare e molestare molti passanti, fin quando non sono arrivati in piazza Miramare, teatro di altri episodi che hanno fatto molto discutere, tra tutti la feroce scazzottata tra gli atleti che hanno gareggiato alle finali europee di lotta olimpica under 20.

Una volta arrivati all’inizio della spiaggia di Ponente, i due ragazzi hanno confermato la loro condotta, imbattendosi, però, in un gruppo di giovani seduti ai tavoli di un bar che hanno reagito in modo violento.

Nella colluttazione il ragazzo di Caorle assistito dall’avvocato Gusso ha provato a fare da paciere. Poi è rimasto coinvolto nella rissa e, una volta identificato, è stato denunciato.

Un’altra rissa a Ferragosto

Da quando c’è stata questa rissa le notti a Caorle sono diventate tranquille, ma non troppo. La notte tra il 14 e il 15 agosto, dopo il tradizionale spettacolo pirotecnico, c’è stata una lite molto accesa nei toni. Quella notte si sono contate 7 chiamate ai carabinieri per discussioni molto animate. Nella notte scorsa ci sono state due liti a Bibione e altre tre a Caorle, sempre segnalate alle forze dell’ordine. —

 

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