Vigili al poligono, stanziati 57 mila euro

VENEZIA. Addestramento al tiro per il personale della polizia municipale di Venezia al poligono di tiro di Mirano. Lo prevede una determina della Direzione Polizia Municipale che stanzia per il 2016 la spesa di quasi 57 mila euro per formare 350 agenti di polizia locale all’uso dell’arma, prevista in dotazione per il corpo.
Il personale della polizia municipale armato ogni anno deve sottoporsi ad almeno un corso di lezioni regolamentari di tiro a segno presso poligoni abilitati. Lo dice il decreto ministeriale 145 del 1987 e i corsi interesseranno sia il personale che una arma l’ha già in dotazione, in possesso di certificato di idoneità, sia il nuovo personale che deve essere armato secondo le direttive dell’amministrazione Brugnaro.
Così i 350 agenti della Municipale, in pratica tutto il personale in servizio esterno effettivo del Comando di Venezia, andrà a scuola di tiro. Interessati sono i 250 operatori già abilitati e che devono rinnovare con il corso l’abilitazione sia i 100 nuovi operatori da abilitare all’uso della pistola.
In media il costo per un anno di addestramento di un operatore della polizia locale prevede la spesa di 180 euro per ogni operatore armato e di 118 euro per la prima abilitazione all’uso di un’arma.
Per il 2016 la determina firmata da Gianni Paganin prevede di svolgere l’addestramento annuale del personale presso il tiro a segno nazionale di Mirano in via Scortegara, impegnando la somma di quasi 57 mila euro. L’armamento del personale della polizia locale continua a far discutere. Non tanto per questi corsi di abilitazione e formazione, che sono doverosi per un corpo che a Venezia sta svolgendo servizi sempre più a fianco delle forze dell’ordine senza però avere la medesima qualifica, come hanno più volte fanno notare le organizzazioni sindacali. Nelle scorse settimane ha fatto discutere la previsione di maggiori incassi dalle contravvenzioni al codice della strada (previsione di incassarne 14 milioni) per finanziare con il 50 per cento degli incassi anche l’acquisto di nuove armi per il corpo, con una spesa stimata in 115 mila euro. La polemica sull’armamento, oltre alle pattuglie di un solo uomo, oppone da mesi sindaco e organizzazioni sindacali.
I vigili non fanno più i vigili ma i poliziotti, ma senza averne le competenze, accusano i rappresentanti sindacali. «La prima operazione era quella di riportare i vigili in strada, adesso pian piano bisogna che i vigili tornino a fare i vigili», è stata la risposta del primo cittadino.(m.ch.)
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