Vigilessa neoassunta si dimette il primo giorno
Una vigilessa appena assunta a tempo determinato, con un contratto di sei mesi, si dimette dal comando della Polizia locale di Mira. È successo nei giorni scorsi dopo l'arrivo degli inviati della trasmissione “Le Iene”, giunti nel centro rivierasco per far luce sulla questione dei presunti abusi da parte di alcuni agenti della polizia locale di Mira nei riguardi di alcuni cittadini.
La vigilessa, assunta da un giorno, ha mandato a tutti un messaggio chiaro l'altra mattina.
«Buongiorno» ha scritto rivolgendosi ai colleghi l'agente appena assunta «non aspettatemi, vi ringrazio di tutto ma non è il comando che fa per me».
Fra le altre novità in arrivo sempre sullo stesso tema c'è anche la richiesta da parte del Comune di Mira al comando della polizia di Venezia – con cui ha stretto una convenzione da qualche mese – dell'invio di 4-5 nuovi agenti provenienti proprio dalla città lagunare.
Le dimissioni della nuova arrivata si iscrivono comunque in un clima che nel corso degli ultimi mesi si è fatto sempre più pesante a causa anche delle dimissioni dell'avvocato Matteo D'Angelo dalla presidenza della commissione Pari Opportunità.
D'Angelo si era dimesso in seguito a un contenzioso giudiziario che ha coinvolto un suo famigliare. Proprio per questo era stata istituita una commissione consigliare di inchiesta convocata per discutere del problema dei presunti abusi dei vigili. Una riunione che si è tenuta in forma segreta.
È nato poi sul territorio un comitato per raccogliere anche eventuali testimonianze di altri casi che potevano essere accaduti nel corso dei mesi e che avevano coinvolto più di un'agente. La commissione consigliare mirese, però, era giunta a conclusione che si era trovata una sola presunta criticità.
In quel caso il presidente della commissione Giuseppe Ardolino aveva sostenuto che «si riteneva la documentazione esaustiva ed essendoci un procedimento in corso, ci affidiamo al normale decorso della magistratura».
Una risposta che non aveva lasciato tranquille le opposizioni che continuano a chiedere sulla vicenda la massima trasparenza. Sempre di fronte alle dimissioni della nuova agente assunta e alle voci che parlano di richieste da parte del Comune di 4- 5 nuovi agenti alla polizia locale di Venezia, arriva la presa di posizione del sindaco Marco Dori che spiega le dimissioni come favorite da un clima pesante alimentato da commenti violenti sui social network.
«Si tratta» spiega «di una dipendente a tempo determinato. Non conosco le motivazioni della decisione, non mi risultano lettere. Certo che non è ammissibile leggere certi commenti di violenza sui social. Anche i leoni da tastiera hanno le loro responsabilità. Con Venezia è attiva una convenzione che prevede formazione e altri servizi, anche in forma associata». —
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