Via Indri a doppio senso ancora proteste in strada «Bloccheremo il traffico»

Due immagini della protesta di ieri pomeriggio in via Indri contro il doppio senso e per la pista ciclabile completa
FAVARO.
«No al doppio senso in via Indri». Una cinquantina di persone ieri pomeriggio si è ritrovata all'inizio della strada per protestare ancora una volta contro l'intervento avviato dall'assessorato alla Mobilità. Asm (Azienda servizi mobilità) sta lavorando per trasformare il senso unico in doppio senso nel primo tratto della via, dalla confluenza con la provinciale Altinia, fino alla prima curva a gomito: duecento metri di strada che consentiranno agli abitanti di non circumnavigare tutta la strada per raggiungere via San Donà. Una dimostrazione pacifica, alla quale hanno partecipato varie entità.
Vale a dire il nuovo comitato sorto per chiedere la pista ciclabile lungo la via, gli amici della Bicicletta di Mestre e diversi utenti della cooperativa Velox in carrozzina, accompagnati dai volontari. Tra i manifestanti anche i consiglieri di maggioranza Angelo Lerede e Paola Vincenzi, il consigliere provinciale Lionello Pellizzer e quello comunale Gabriele Scaramuzza. «Si tratta - spiegano quelli del comitato - di una protesta pacifica, ma se l'assessore prosegue per la propria strada, la prossima settimana penseremo ad una azione più radicale e bloccheremo il traffico». «Il doppio senso - commenta il consigliere Scaramuzza - è una scelta che proprio non riusciamo a capire». «Siamo pienamente concordi con i residenti - aggiunge il consigliere di Favaro dell'Idv, Andrea Tagliabracci - Abbiamo votato un ordine del giorno compatto mesi addietro che non è stato rispettato». Un braccio di ferro dunque, quello tra Municipalità e Comune. I consiglieri di piazza Pastrello dal canto loro pretendono la garanzia che i lavori saranno realizzati per intero e non a spezzoni, chiedendo il rispetto del Biciplan 11 così come era stato progettato e della pista ciclabile lungo tutto il percorso, da via Indri a via Monte Cervino a via San Donà. «Anche mercoledì in esecutivo - spiega Lerede - abbiamo nuovamente chiesto un incontro all'assessore Bergamo, che finora non ci ha concesso. Del resto non ha alcuna intenzione di fermare i lavori. Ma vogliamo almeno capire perché». Da una parte dunque alcuni residenti, che si battono perché rimanga il senso unico, dall'altra altri abitanti che invece hanno mosso mari e monti per il doppio senso. L'ordinanza relativa è già stata emessa: una volta terminati i lavori potrebbe essere applicata. Il presidente di Favaro, Ezio Ordigoni, non ha preso parte alla protesta nonostante abbia firmato con la sua maggioranza la richiesta di sospensione dei lavori.
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