«Via dei Ciliegi, emergenza continua»
Marghera. Quaranta famiglie convivono con l'incubo degli allagamenti Appello alla Cointra. «Si allacci ai tubi che scaricano sul parco Catene»

Allagamenti a Marghera
MARGHERA.
Stato d'allerta permanente per le 40 famiglie di via dei Ciliegi, che non riescono a dormire sonni tranquilli a causa del clima instabile e delle frequenti piogge delle ultime due settimane. I residenti, rappresentati dal portavoce del Comitato allagati Catene-Valleselle, Giordano Bruno, dopo 10 anni di problemi idraulici e danni alle abitazioni, chiedono che sia trovata una soluzione definitiva all'allagamento provocato dall'acqua proveniente dall'area confinante, di proprietà della società di servizi di trasporto Cointra. «La proprietà - spiega Bruno - ha un piazzale di mille metri quadri che il passaggio e la sosta dei tir hanno reso negli anni completamente impermeabile. Quando piove l'acqua scivola sull'asfalto e confluisce nelle nostre abitazioni, allagandone interni e garage per oltre 50 centimetri». Dopo la grande alluvione del settembre 2007 sono stati istituiti anche dei comitati in ogni quartiere per monitorare da vicino le criticità. Col recente passaggio delle competenze dal commissario straordinario Mariano Carraro a Maurizio Calligaro, c'è il timore che la situazione di emergenza in cui vivono le famiglie di via dei Ciliegi venga momentaneamente accantonata, mentre basta un nubifragio come quello di giovedì scorso a Padova a rinnovare l'allarme. «Ogni volta che piove ci barrichiamo in casa e ci attrezziamo per limitare al massimo i danni - continua Bruno - Io possiedo ben tre pompe idrauliche: a generatore, elettrica e a benzina, per espellere l'acqua anche se dovesse saltare la corrente». Il delegato ai Lavori Pubblici della Municipalità di Marghera Valdino Marangon si unisce al grido degli alluvionati: «In quelle vie abbiamo da poco realizzato delle tubazioni che confluiscono nelle vasche di laminazione del nuovo parco Catene». Basterebbe quindi che la Cointra si allacciasse all'impianto per risolvere il problema degli allagamenti. Ad oggi però l'azienda non sembra intenzionata a farlo. «E' necessario - continua Marangon - che l'amministrazione comunale prenda coscienza dell'insostenibile disagio in cui vivono questi cittadini».
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