Vertenza con EstCapital il Comune perde la causa

Per la vendita (poi saltata) dell’ex Ospedale al Mare erano stati chiesti 20 milioni a Ca’ Farsetti. Toccherà ora al giudice decidere la cifra da versare alla società

LIDO. Si prepara un’altra “sconfitta” in Tribunale per il Comune nella nuova causa promossa da EstCapital nei suoi confronti sempre per la tormentata vendita - poi saltata - dell’ex Ospedale al Mare. Si tratta solo di stabilire l’importo del risarcimento che Ca’ Farsetti dovrà versare alla società prima guidata dell’ex assessore Gianfranco Mossetto e ora in amministrazione controllata. EstCapital chiede 20 milioni di euro - e questi, come ha anticipato anche il subcomissario Vito Tatò qualche giorno fa - il Comune, prudentemente, accantonerà in bilancio. Ma il conto potra riverlarsi anche meno salato.

Deciderà il giudice dopo aver esaminato la perizia del consulente tecnico d’ufficio nominato dal giudice per stabilire la congruità e i costi delle spese tecniche, amministrative, operative e progettuali sostenute dalla società guidata da Gianfranco Mossetto in relazione e per l'esecuzione dei contratti di compravendita perfezionati con il Comune di Venezia rispettivamente nel dicembre del 2009 e nello stesso mese dell’anno successivo. I costi per la società ci sarebbero stati, ma si tratta, appunto, di decidere in che somma quantificarli.

Nell’ottobre del 2013 EstCapital aveva chiesto al Tribunale l'accertamento dell'inadempimento del Comune di Venezia alle obbligazioni gravanti in relazione al contratto preliminare di compravendita firmato il 30 dicembre 2012 per l’ex Ospedale al Mare e la conseguente condanna al risarcimento danni. Il Comune si era a sua volta costituito in giudizio contro EstCapital chiedendo il rigetto di tutte le sue richieste e chiedendo a sua volta un risarcimento danni alla società, addossandole ogni responsabilità sulla risoluzione del contratto e il fallimento della trattativa. Il consulente tecnico nominato dal Tribunale ha stabilito chi ha ragione, anche se Comune e EstCapital hanno nominato ciascuno anche un consulente di parte. Nella delibera che autorizzava il giudizio il Comune ricordava che la società di Mossetto - che ha ottenuto dal giudice lo sblocco dei 31 milioni di euro per l'ultima rata della compravendita, riavendoli indietro - «ha sospeso numerosi dei lavori programmati e che, inoltre, stante l’attuale situazione non pare che EstCapital sia in condizione, anche nell'ipotesi in cui il Comune ottenga una sentenza favorevole, di adempiere al contratti preliminare e stipulare il definitivo di compravendita e quindi versare al Comune il saldo prezzo, né eseguire i lavori previsti dalla disciplina urbanistica». E anche se la società ha ottenuto dal Tribunale di Venezia lo sblocco dei 31 milioni di euro ciò lascia «peraltro del tutto impregiudicati l’accertamento e l’attribuzione di inadempienze e responsabilità in relazione all’esecuzione del contratto preliminare corrente tra il Comune e EstCapital».(e.t.)

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