Sosta selvaggia, chi sgarra paga: NaturaSì chiede 34 euro per un’ora
Nel punto vendita in via Torino a Mestre attivato un sistema di telecamere anti furbi della sosta. Primi 45 minuti gratis, poi chi non è cliente riceve la fattura

Il problema del parcheggio selvaggio a Mestre causato da tutti quelli che lasciano l’auto, approfittando di spazi non a pagamento, per andare poi a Venezia con i mezzi pubblici, scatena anche reazioni inaspettate e va detto ingegnose.
Succede nel parcheggio di via Torino: il 25 luglio, dopo un mese di ristrutturazione, ha riaperto completamente ammodernato il supermercato del biologico di NaturaSì. E, infatti, a sorpresa, oltre agli spazi vendita rinnovati sono comparsi nel parcheggio privato del supermercato una serie di cartelli eloquenti: la sosta è gratuita fino a un massimo di 45 minuti per la clientela.
Nel caso di soste più lunghe, le telecamere posizionate dalla proprietà registrano i numeri di targa dei veicoli e spediscono a casa il conto. Non una multa ma il costo della tariffa per parcheggiare: 34 euro se si sosta fino a una ora; 54 euro se si superano i 60 minuti.
Un importo calcolato, recitano i cartelli, sommando la penale (di 15 e 35 euro) alle spese amministrative (19 euro) e poi di eventuali penali di mancato pagamento: 5 euro per il primo sollecito e 3 euro per i successivi. Nel caso di targhe estere il costo è di 20 euro. Per altre informazioni sul trattamento di protezione dei dati personali, il regolamento invia alla pagina a cui si arriva scansionando un QR Code.
Una scelta eccessiva? Mica tanto. Nel supermercato mestrino da mesi una parte degli spazi di sosta per i clienti (che non sono tanti, circa una trentina) sono occupati anche dalle auto di turisti in visita a Venezia o di persone che parcheggiano e poi vanno in altre attività di via Torino per commissioni e shopping.
Un problema quello delle soste selvagge dove gli stalli sono gratuiti, che si sente anche in altre zone della città.
Un esempio? I parcheggi del parco di San Giuliano che oggi sono gratuiti per massimo tre ore e poi si pagano. Auto in sosta non regolare si trovano anche nel nuovo parcheggio realizzato lato Canal Salso vicino a Forte Marghera, lungo la omonima via. E che dire degli stalli bianchi lungo viale San Marco, presi d’assalto da turisti e pendolari, visto che non si pagano? Insomma il tema è reale e NaturaSì ha deciso di affrontarlo con una linea dura.
Lasci l’auto e non comperi nel supermercato? E allora paghi la tariffa imposta dal privato.
Per i clienti che si intrattengono oltre i 45 minuti, si sono studiati sistemi anti pagamento della tariffa.
Il rinnovato supermercato oggi è composto, anche, da un bel bistrot con spazio dove consumare una colazione, un pasto veloce, o godersi un caffè. Ma anche dove avere un appuntamento. Oltre a caffè e cappuccini, brioche appena sfornate, tortini, muffin e biscotteria, spazio anche a piatti freschi e variegati: uno spazio relax e ristorazione che ovviamente allunga i tempi di permanenza della clientela nella struttura di via Torino 86 (il bistrot è aperto dal lunedì al sabato, dalle 8 alle 18).
Ecco allora che per i clienti, in zona casse, si trova un altro QRCode che consente di aprire alla pagina internet della gestione del parcheggio del supermercato: lì si inserisce la targa ed è possibile prolungare la sosta senza incappare in richieste di pagamento.
Il personale in questi giorni sta informando tutti i clienti delle nuove regole di gestione dell’area di sosta. Ma non ci sono lamentele o proteste.
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