Veritas vende il 40% di quote in Ecoprogetto

Procedura da almeno 22 milioni di euro, offerte entro il 14 aprile per la società di Fusina

La decisione è stata assunta ben prima della sentenza sulla restituzione dell’Iva sulla Tia, che pesa sulle casse di Veritas per una cinquantina di milioni di euro. E le motivazioni sono diverse, le nuove norme sulle società partecipate. Veritas spa si liberà del 40 per cento delle azioni che detiene nella società Ecoprogetto Venezia Srl, che gestisce l’impianto del Polo integrato di Fusina.

Un avviso di manifestazione di interesse ha ufficializzato la scelta nei giorni scorsi: entro il 14 aprile si possono presentare le offerte per acquisire i due lotti di vendita di quote azionarie detenuto da Veritas in Ecoprogetto: ogni lotto vale 11 milioni di euro pari ad un venti per cento di quote. Obiettivo, incassare almeno 22 milioni di euro. Il giorno dopo, il 15 aprile, i plichi con le offerte di acquisto dei due lotti di azioni verranno aperti presso la sede di via Porto di Cavergnago e si capirà se Ecoprogetto avrà una nuova compagine azionaria, che apre magari anche a società private. Nata nel 1998, l’azienda ha sede a Fusina e impiega 90 dipendenti (52 diretti, 38 nell’indotto). La maggioranza delle quote di Ecoprogetto Venezia era di proprietà di Veritas che ne deteneva il 72,09% e partecipata da Asvo spa (la Ambiente Servizi Venezia Orientale) con il 3,38%. Un altro cinque per cento di quote è della Bioman SpA. Con la vendita delle quote, Veritas manterrebbe comunque la maggioranza con il 35 per cento visto che anche l’Asvo è partecipata dalla società di via Porto di Cavergnago. La società Ecoprogetto (presidente Armando Zingales; amministratore delegato è Adriano Tolomei) gestisce il Polo integrato di Fusina per la valorizzazione energetica dei rifiuti raccolti da Veritas nel territorio di competenza e con l’obiettivo di ridurre al minimo i rifiuti che finiscono in discarica.

La capogruppo fornisce i propri servizi a 700.000 abitanti (circa l’80% della provincia di Venezia e il 15% del Veneto), a cui vanno aggiunti gli oltre 23 milioni di turisti che ogni anno arrivano nel territorio veneziano. Delle 250 mila tonnellate di rifiuti raccolte ogni anno, solo il 5 % finisce il discarica. Nel Polo Integrato di Fusina sono attivi due impianti di produzione di Css (Combustibile Solido Secondario), ovvero quel che comunemente si chiamava Cdr (combustibile derivato dai rifiuti), da utilizzare nelle centrali a carbone o in impianti per la produzione di energia elettrica.(m.ch.)

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