Veritas si costituisce contro il suo dirigente Ghezzo

MESTRE. Il difensore di Claudio Ghezzo di Veritas, l’avvocato Fabio Niero, ha rinunciato ieri al ricorso davanti al Tribunale del riesame e nello stesso modo ha deciso l’avvocato Marco Vianello, per...

MESTRE. Il difensore di Claudio Ghezzo di Veritas, l’avvocato Fabio Niero, ha rinunciato ieri al ricorso davanti al Tribunale del riesame e nello stesso modo ha deciso l’avvocato Marco Vianello, per conto dei fratelli Giuseppe ed Enzo Busato, titolari dell’omonima ditta di Casier, tutti indagati per concorso in corruzione. Intanto, Veritas ha deciso di costituirsi nel procedimento e ha incaricato l’avvocato Daniele Grasso. Fin quando non ci sarà un’udienza davanti al giudice l’azienda comunale è solo parte offesa, più avanti potrà costituirsi parte civile contro i possibili imputati a cominciare dal suo dirigente. Gli avvocati avevano ricorso contro i sequestri di documenti e computer dei finanzieri del Nucleo di Polizia tributaria che stanno conducendo le indagini. Quella della rinuncia è una mossa prevedibile: il ricorso era stato presentato per poter vedere le carte in mano all’accusa, rappresentata dal pubblico ministero Giorgio Gava.

Ghezzo, 51 anni, dirigente del settore bonifiche e discariche di Veritas, nonché consigliere delegato di altre due controllate del gruppo, è sospettato di aver intascato il 2 per cento del valore degli appalti che Veritas affidava a privati per il trasporto e il trattamento dei rifiuti. Intascava quella mazzetta perché avrebbe agevolato gli amici o, meglio, le loro ditte.

Giorgio Cecchetti

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