Vent'anni di carcere alla banda delle rapine

DOLO. Rapinatori esperti e pericolosi, che colpivano soprattutto banche e supermercati e che nei mesi scorsi sono stati messi sotto scacco dalla squadra mobile della polizia di Venezia, anche per altre tentate rapine. E ieri in tribunale - dopo le richieste dell’accusa, rappresentata dal pubblico ministero Giorgio Gava - sono arrivate le condanne per quest’ultime, - quasi 20 anni di carcere - per decisione del giudice Marta Paccagnella. Costante Carraro (56 anni, di Vigonovo) detto Chessman perché somigliante al criminale statunitense poi finito sulla sedia elettrica, e con un passato da rapinatore di talento nella Mala del Brenta è stato condannato a cinque anni di carcere (il pubblico ministero ne aveva chiesti nove); il nipote Marco Carraro (40, di Fossò) detto Chessmetto ha preso invece 4 anni e 8 mesi; Delfino Fincato (58, di Codevigo) è stato condannato a 2 anni e 8 mesi; e infine Michele Gelain (47 anni, di Marghera) è stato condannato a 2 anni e 8 mesi. Confermato il patteggiamento sui cui avevano trovato un accordo accusa e difesa per Claudio Meneghetti (un anno, 9 mesi e 10 giorni) e per Andrea Maneo (1 anno e 2 mesi). I sei erano accusati delle tentate rapine, nell’ambito di un’operazione della Squadra mobile di Venezia che, nel complesso, nei mesi scorsi aveva portato all’arresto di 23 persone.
I sei imputati condannati ieri dovevano rispondere di un assalto alla sala Sisal di Marghera, il furto di un’auto da usare per i colpi, la tentata rapina e il danneggiamento di una colonnina di un distributore per rubare l'incasso di Sambruson di Dolo e dell'assalto, sventato dagli agenti, di un ufficio Avm. Per ciò che riguarda la sala scommesse di Marghera il 5 marzo dell’anno scorso in quattro si presentarono nelle vicinanze dell'obiettivo a bordo di un'Audi A6 rubata, ma dovettero desistere per il fatto che nel parcheggio era presente personale della sicurezza. Inoltre c'erano - non a caso - volanti della polizia ovunque. I banditi, stando alle intercettazioni ambientali, avevano armi, maschere e passamontagna. Altra rapina sventata, grazie alle intercettazioni, il 24 aprile scorso in un ufficio di riscossione dell'imposta di soggiorno di Avm, in via dei Petroli a Marghera. In quel caso gli uomini della Squadra Mobile fecero chiudere prima l'ufficio. La banda, però, puntava anche ad obiettivi diversi: il 21 aprile 2014, quindi tre giorni prima rispetto all'assalto tentato all'ufficio Avm, in tre tentano di far saltare la colonnina per il pagamento automatico del distributore Agip di via Borsellino, a Sambruson di Dolo.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia