VENEZIAAppalti, indagati per corruzione ingegnere e geometra della Provincia

Soldi, automobili e restauri gratis per ottenere appalti. E per festeggiare la vittoria delle gare tutti in barca in Croazia
VENEZIA.
Un altro scandalo in Provincia, dopo quello che ha portato alla richiesta di rinvio a giudizio del consigliere provinciale del Pdl Gianni Sopradassi. Sono finiti sotto inchiesta per associazione a delinquere e corruzione l’ingegnere capo del settore Edilizia Claudio Carlon e il suo braccio destro geometra Domenico Ragno. Nei giorni scorsi hanno ricevuto un’avviso con il quale il pm Federico Bressan li avvisa di aver chiesto una proroga di altri sei mesi per indagare sul loro conto.


L’ingegnere veneziano Carlon e il geometra di Meolo, Ragno, hanno già nominato i loro difensori: sono gli avvocati Antonio Franchini e Cristiana Cagnin, ma le indagini non sono concluse tanto che il rappresentante dell’accusa ha chiesto al giudice di poter usufruire di altri sei mesi per far compiere alla Guardia di finanza gli accertamenti. Proprio per questo tutti i particolari sono coperti dal segreto istruttorio e la notizia è diventata di dominio pubblico, soprattutto all’interno degli uffici di Ca’ Corner, perché il codice costringe la Procura, a sei mesi dall’iscrizione nel registro degli indagati delle persone sottoposte ad indagine, ad avvertirle. Così, se ad esempio sono state disposte intercettazioni, è evidente che devono cessare perchè a quel punto gli indagati certamente difficlmente continueranno a parlare al telefono.


Dai reati contestati è possibile avanzare due considerazioni: un’associazione a delinquere è composta almeno da tre presone, stando alle norme penali, e quindi è facile ritenere che prossimamente il numero degli indagati aumenterà. Inoltre, se c’è un corrotto è scontato che vi sia un corruttore e, dunque, è probabile che gli altri nomi che rischiano di finire sul registro degli indagati siano quelli di alcuni imprenditori, presumibilmente coloro che hanno pagato per ottenere gli appalti. Tra questi ci sarebbe anche chi ha deciso di raccontare agli investigatori delle «fiamme gialle» quello che avrebbe versato.


Il condizionale è d’obbligo perchè gli accertamenti sono ancora in corso e nessun giudice ha volutato indizi e prove, dunque prima di arrivare ad una sentenza ci vorranno mesi. Nel frattempo le persone coinvolte hanno il diritto di essere considerate semplicemente degli indagati. Al centro dell’attenzione degli inquirenti sarebbero finiti oltre una decina di gare d’appalto per vincere le quali gli imprenditori avrebbero versato danaro, avrebbero ristrutturato gratuitamente le abitazioni di chi dava loro una mano a lavorare e avrebbero pure regalato automobili. Inoltre, i due indagati e alcuni imprenditori avrebbero anche compiuto gite fino in Croazia o Slovenia, attraversando l’Adriatico in motoscafo, per finire in ristoranti e casinò a festeggiare il buon esito delle gare.


Il settore edilizia della Provincia cura i restauri e le ristrutturazioni degli edifici che ospitano tutte le scuole superiori del territorio provinciali, le sedi delle forze dell’ordine, in particolare i Commissariati di Polizia, e tutto il patrimonio edilizio dell’ente, come ad esempio l’isola di San Servolo in laguna.

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