Chiesti i domiciliari per il re del mattone Manfredi Catella: chi è e cosa c’entra con Venezia

La Procura di Milano, nel nuovo filone dell'inchiesta della Gdf sulla gestione urbanistica, ha chiesto anche i domiciliari per il fondatore e ad del gruppo Coima

Manfredi Catella
Manfredi Catella

Nel nuovo filone dell'inchiesta della Gdf sulla gestione urbanistica la Procura di Milano ha chiesto anche i domiciliari per Manfredi Catella, fondatore e ceo del gruppo Coima, in campo in progetti immobiliari importanti che stanno cambiando negli ultimi anni lo skyline della città, come Milano Porta Nuova, il Pirellino, lo Scalo di Porta Romana per le palazzine del Villaggio Olimpico e la Biblioteca degli Alberi, in zona Porta Garibaldi-piazza Gae Aulenti.

A Catella gli investigatori hanno notificato l'atto mentre stava per partire in aereo per un viaggio programmato. A suo carico sono state svolte perquisizioni.

Chi è Catella 

Livornese, classe 1968, Manfredi Catella è il fondatore, azionista di maggioranza e amministratore delegato di Coima, gruppo attivo dal 1974 nel settore immobiliare. Figura centrale nella trasformazione urbana di Milano, Catella è noto per aver guidato alcuni dei progetti più ambiziosi di rigenerazione urbana in Italia, a cominciare da Porta Nuova, uno dei più grandi interventi europei del settore, con oltre 2 miliardi di investimenti e 350mila metri quadrati di nuove costruzioni tra grattacieli, residenze e spazi pubblici. È in questo contesto che sono nate piazza Gae Aulenti, la Biblioteca degli Alberi e il celebre Bosco Verticale firmato dallo studio di Stefano Boeri.

Oggi il nome di Catella è legato a buona parte dei luoghi simbolo della Milano contemporanea: da Porta Romana a Scalo Farini, da corso Como a porta Volta (con la sede della Fondazione Feltrinelli e di Microsoft), fino al nuovo Villaggio Olimpico per Milano-Cortina 2026 nell’area di Scalo Romana. Il gruppo da lui guidato gestisce un portafoglio immobiliare di oltre 10 miliardi di euro, distribuito su circa 170 asset.

Tra i fondi gestiti da Coima spicca ESG City Impact, il più grande fondo italiano dedicato alla rigenerazione urbana sostenibile, sostenuto da importanti investitori istituzionali come Cassa Forense, Enpam, Inarcassa, Intesa Sanpaolo e Compagnia di San Paolo, oltre alla presenza internazionale di Eagle Hills, società guidata da Mohamed Alabbar (fondatore di Emaar).

L’attività del gruppo si estende anche fuori da Milano. A esempio, a Piacenza ha realizzato i magazzini di Amazon.

A Venezia Catella è noto perché Coima Sgr gestisce fondo Lido di Venezia II, a cui Coima è subentrata nel 2015 su richieste delle banche dopo il fallimento di Est Capital. Il fondo fino a ieri era infatti indebitato per 137 milioni di euro, di cui 92 milioni relativi all’Hotel Excelsior e 45 milioni al compendio dell’Hotel Des Bains. La vendita dell’Excelsior nel 2022 ha consentito il rimborso integrale delle linee di finanziamento per l’Excelsior concesse da Intesa San Paolo e Unicredit, pari a 92 milioni. A metà giugno è arrivata l'ufficialità dell'accordo finalizzato tra Coima Sgr e gli istituti di credito per l’acquisto del 100% del debito pregresso dello storico Grand Hotel. Come detto, il progetto di restauro sarà finanziato dal fondo Coima Esgt City (protagonista di interventi come la rigenerazione dello Scalo Ferroviario di Porta Romana a Milano) e dalla società emiratina Eagle Hills, guidata da Mohamed Alabbar. L’operazione prevede da parte del fondo Coima Des Bains Fund l’acquisizione del credito con valore nominale di 54 milioni di euro garantito dall’hotel, da Intesa Sanpaolo e da Altea Spv, quest’ultima divenuta proprietaria della tranche di debito originariamente concessa da UniCredit e facente capo a Crc - Christofferson, Robb & Company. L’accordo consentirà l’attivazione di un investimento di duecento milioni di euro per il completo restauro e la modernizzazione dell’hotel.

Laureato in Economia all’Università Cattolica con un master in Pianificazione Territoriale e Real Estate al Politecnico di Torino, Catella ha lavorato per importanti realtà internazionali tra cui JP Morgan, HSBC, Hines, Heitman e la Caisse Centrale des Banques Populaires. È presidente della Fondazione Riccardo Catella, membro dell’Advisory Board dell’Università Bocconi e di Assolombarda.

 

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