Venezia, tre appartamenti trasformati in ostelli per turisti

VENEZIA. Ogni controllo sull'abusivismo delle case trasformate in alloggi turistici abusivi, va a segno: troppo ricco il mercato del turismo a Venezia per non fare gola a chi vuole incassare soldi in nero. Ma ci sono i controlli.
Tre appartamenti in centro storico trasformati abusivamente in ostelli sono stati, infatti, scoperti grazie ad una nuova operazione congiunta del Nucleo di Polizia Tributaria della Polizia Locale di Venezia e del 1° Nucleo Operativo Metropolitano del Comando Provinciale della Guardia di Finanza del capoluogo veneziano, coordinati rispettivamente dal commissario capo Flavio Gastaldi e dal capitano Mattia Altieri.
"Nel primo appartamento, a Cannaregio, di proprietà di un veneziano e gestito da un coreano" si legge nella nota diramata dal Comune, "in quattro camere erano stati sistemati 19 letti, di cui 11 occupati al momento dell’accertamento da altrettanti turisti coreani poi identificati. Gli altri due appartamenti, a Castello, di proprietà di una società di Roma con autorizzazione per B&B ma utilizzati come ostelli, erano gestiti da una donna giapponese, che esercitava l’attività al primo piano con 6 camere invece delle 3 autorizzate, per un totale di 17 posti letto, e da una polacca, che offriva al terzo piano 14 posti letto suddivisi in 5 camere invece delle 3 autorizzate. Ai gestori sono state elevate contravvenzioni per oltre 15mila euro".
Gli accertamenti hanno inoltre permesso di appurare che non erano stati comunicati i nominativi degli ospiti all’Autorità di Pubblica Sicurezza: scatteranno quindi anche le denunce penali ai sensi dell’art. 109 del Testo unico di pubblica sicurezza
"La collaborazione tra la Polizia Municipale e la Guardia di Finanza lagunare per il contrasto all’abusivismo e all’evasione fiscale nelle attività ricettive e alberghiere della città di Venezia proseguirà a breve con nuove operazioni", conclude la nota, quasi con un ammonimento a mettersi in regola o a chiudere le attività abusive.
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