Fenice, torna il sereno. Colabianchi: «Accolte nove richieste su dieci»
Positivo l’incontro con i rappresentanti degli orchestrali: «Dal sovrintendente disponibilità e ascolto ai problemi». Il concerto in piazza San Marco non era mai stato messo in discussione

Le acque della Fenice tornano a calmarsi. Anche se lo stato di agitazione delle Rsu non è ritirato, il clima che si è respirato martedì 8 luglio durante l’incontro con la direzione del teatro è stato di ascolto reciproco.
Non tutte le istanze sindacali sono accolte («siamo parzialmente soddisfatti», sottolineano le Rsu), ma la strada sembra in discesa. «Abbiamo dato disponibilità al 90 per cento delle richieste», sottolinea il sovrintendente della Fenice, «abbiamo trovato un punto di incontro».
Il sovrintendente marca poi che non era mai stato messo in discussione il concerto in piazza San Marco, in programma questo sabato con la Cavalleria Rusticana: «Semmai si è accennato a Tosca (in calendario dal 29 agosto, ndr)», dice, «ho parlato anche con il sindaco, ci siamo visti ed è stato informato di questo incontro».
Palla ai sindacati, che pur portando a casa la questione dei permessi artistici, sottolineano i punti ancora in sospeso: proroga dei contratti a termine da 36 a 48 mesi, una questione strettamente legata alle mansioni dei tecnici. «Lo stato di agitazione permane, non procederemo con azioni dirette», sottolinea Mauro Vianello di Fistel Cisl, «ci aspettiamo aggiornamenti i primi di settembre».
«Il clima non è teso», sottolinea Francesca Poropat della Cgil, «c’è disponibilità da entrambe le parti. Sono positive le novità sui permessi artistici e sugli amministrativi. Siamo dispiaciuti invece per i tecnici e per la proroga dei contratti a tempo determinato. Dopo le ferie ci sarà un aggiornamento, siamo parzialmente soddisfatti». E aggiunge: «Sappiamo che c’è stato un passaggio con il sindaco Luigi Brugnaro che ha contribuito a portare allo scioglimento delle tensioni».
Una prima risposta scritta dovrebbe arrivare già nel giro di una settimana. «Ancora non c’è nessun accordo», marca Marco Trentin di Fials, «c’è stata qualche apertura, su altre sono ancora sulle loro posizioni».
Lo stato di agitazione era stato nuovamente proclamato dalle Rsu dopo una riunione dello scorso 4 luglio, poiché a circa sette mesi dalla prima firma di un accordo per risolvere i problemi che avevano portato anche allo sciopero per la prima della scorsa stagione, ancora non si erano visti i risultati sperati da parte delle Rsu.
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia