Il commosso addio a Dennis, morto a 15 anni: «Ora vola alto»
Oltre 300 persone a Mirano al funerale del giovane stroncato da un tumore. Gli amici: «Non sapevamo che eri malato e tu continuavi a fare progetti». Il nonno: «Ciao campione»

«Ciao Dennis ora vola alto, non ti dimenticheremo mai. Con il tuo sorriso sincero schietto e originale mettevi allegria a tutti». Così gli amici di Dennis Rossi, il 15enne stroncato da un tumore in poco più di un anno e mezzo. Martedì 8 luglio in chiesa c’erano più di trecento persone a dargli l’ultimo saluto.
«Non sapevamo della tua malattia» ha detto una compagna di scuola dell’Itis Levi Ponti «Lo sapevano i professori che mantenevano il segreto. Parlavi con noi dei tuoi sogni e già discutevamo dei progetti per il prossimo anno. Quando lo abbiamo saputo che non c’eri più, eravamo increduli. Hai lasciato un segno indelebile in tutti».
«Dennis» ha detto il parroco di Mirano, don Silvio Catterino «portava momenti di luce con il suo comportamento e con la sua vita. È stato un ragazzo con i suoi sogni che non si è mai fermato, ha sempre vissuto senza mai far pesare la malattia a nessuno e facendo però tutte le terapie necessarie come la radio terapia e la chemioterapia. Era un ragazzo che si preoccupava della sofferenza degli altri più che della sua».
Dennis quando andava a fare le terapie all’ospedale di Padova in Oncologia diceva ai genitori che era stanco di vedere soffrire per i tumori così tanti bambini piccoli.
Il parroco ha anche ricordato il momento commovente in cui a Dennis, negli ultimi giorni di vita in cui era ricoverato all’ospedale di Mirano, è stato chiesto se avesse voluto tornare a casa e lui, non riuscendo più a parlare, ha fatto capire di no, e ha alzato il dito verso il cielo.
Di Dennis è stata ricordata la grande passione per l’arte e per il disegno, un dono che aveva innato. Amava il basket, il suo sport preferito.
Sulla bianca bara del ragazzo sono stati messi tanti girasoli, i fiori che amava.
Anche il nonno Francesco lo ha ricordato in chiesa con una lettera di saluto che ha fatto leggere e che si è conclusa con un «Ciao campione!».
In rappresentanza del Comune c’era il sindaco Tiziano Baggio. Dopo la cerimonia sul sagrato della chiesa dei palloncini bianchi sono stati liberati dagli amici e parenti.
Dennis lascia il papà Sebastiano, la mamma Gessica, la sorella Nora, il nonno Francesco, l’amica Alexandra, l’amico Riccardo e tutte le persone che lo hanno conosciuto e gli hanno voluto bene.
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