Venezia, sciopero dei portuali: la vertenza sindacale blocca lo scalo

Il conflitto riguarda il rinnovo del contratto collettivo nazionale e un adeguamento salariale: attriti anche su rigidità nei permessi medici e richieste di disponibilità oltre l'orario lavorativo

Eugenio Pendolini
Presidio al porto di Venezia
Presidio al porto di Venezia

Sciopero a oltranza indetto a partire da questa mattina da parte dei lavoratori portuali di Venezia che hanno deciso di bloccare lo scalo dopo una lunga e faticosa vertenza sindacale, tutta ancora da risolvere.

Sigle sindacali in presidio sotto le finestre dell’Autorità Marittima, a San Basilio, in attesa di un confronto con l’Autorità guidata da Fulvio Lino Di Blasio. A livello nazionale, il braccio di ferro riguarda il rinnovo del contratto collettivo nazionale e la richiesta di un adeguamento salariale.

Lo sciopero 

A detta dei sindacati, però, da parte delle associazioni dei datori di lavoro sarebbe in corso un gioco al ribasso. La vicenda nazionale, però, si aggiunge agli attriti locali connessi allo scalo veneziano. Da mesi, infatti, i portuali vivono una situazione di agitazione sindacale.

I problemi riguardano, ad esempio, l’irrigidimento del sistema di conteggio dei permessi per visita medica, la pretesa di disponibilità da parte dei lavoratori anche oltre l’orario lavorativo, la «creazione di un sistema di controllo tra colleghi, tra l’altro non supportato da alcun provvedimento organizzativo idoneo a delimitarne il perimetro di applicazione».

I sindacati uniti 

“I lavoratori”, spiegano ora in una nota congiunta Cgil, Cisl e Uil, “considerato lo stato della vertenza ferma da oltre 2 anni riguardo la determinazione di una tariffa congrua che garantisca in ottemperanza delle linee guida definite congiuntamente tra tutti i soggetti del cluster portuale di Venezia del luglio 2023, la clausola sociale, non avendo ancora ricevuto notizie certe rispetto ai temi anzidetti, ritengono di dover sensibilizzare le Istituzioni tutte e il Porto al fine di garantire la risoluzione della vertenza a brevissimo termine in modo che il Porto ritorni alla normalità lavorativa. Pertanto i lavoratori auspicano una immediata risoluzione attraverso l’emanazione da parte dell’Autorità di un provvedimento risolutivo e definitivo”.

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