Venezia, pioggia e scirocco: acqua alta tocca i 149 centimetri

In mattinata alle 8.25 torna l’acqua alta: la previsione era in un primo momento di 120 centimetri, poi innalzata di altri 20. Lunedì giornata da codice arancio: 130 centimetri alle 9. Allarme meteo, in provincia paura anche per i fiumi

VENEZIA. Ancora maltempo forte sul Nordest. Piogge e venti di scirocco previsti anche domenica, e in mattinata una punta di alta marea di 149 centimetri alle 8.25 del mattino. Lunedì è una giornata da codice arancio: 130 centimetri alle 9.

Quella che segue è la cronaca della giornata di domenica.

Ore 19.00 Preoccupazione per il livello dei fiumi. Resta alta la preoccupazione per il livello dei principali fiumi. A San Donà nel tardo pomeriggio è stato chiuso a scopo precauzionale il parcheggio del parco fluviale del Piave, sotto il ponte della Vittoria. Protezione civile in allerta a Noventa fin dal primo pomeriggio. In centro a Mirano desta preoccupazione anche il livello del Muson, esondato a monte nell'Alta padovana. Costantemente monitorati anche il Livenza e il Lemene. 

Ore 17.30. Mareggiate lungo il litorale: danni per milioni.  Jesolo, Caorle e Bibione ancora in ginocchio a causa delle mareggiate che hanno colpito la costa. A Jesolo diverse le zone erose e allagate, soprattutto nei tratti sprovvisti di dune di sabbia. Anche il vento ha provocato danni, rovesciando bidoni e piegando pali. A Caorle immagini suggestive alla vista della furia delle onde che si è abbattuta sulla chiesetta della Madonna dell'Angelo e sul lungomare Petronia; allagamenti e spiaggia danneggiata anche a Porto Santa Margherita. Situazione pesante anche a Bibione: ai danni dello scorso 5 novembre si aggiungono quelli, non meno gravi, di oggi. 

Ore 16.30. Non solo Venezia, situazione sotto controllo a Chioggia. A Chioggia è stata attivata in mattinata la protezione civile, che ha fatto un sopralluogo agli argini del Brenta e a punta Gorzone. Chioggia si è salvata grazie al lavoro del Baby Mose, che ha permesso che gran parte del centro storico rimanesse all'asciutto. L'acqua alta è comunque arrivata in alcune zone, non protette dall'azione delle paratoie (le rive esterne - San Domenico e Lombardo - e alcune calli). Tra queste ci sono la zona Vigo, fondamenta canal Lombardo, una parte della riva San Domenico, una parte del quartiere Tombola.

Ore 16.00. Cresce la preoccupazione per la prossima punta: 130 centimetri alle 9. Venezia, l'acqua alta non c'è più ma cresce l'allerta per domani mattina, lunedì, perché l'onda di sessa è prevista piuttosto sostenuta e sono annunciati 130 centimetri alle 9 rispetto ai 120 ipotizzati in tarda mattinata. 

Ore 13.30. Venti centimetri fanno la differenza. Mentre l'acqua è defluita quasi del tutto, si rivingoriscono le polemiche dei commercianti perché venti centimetri - di tanto erano sbagliate le previsioni iniziali - fanno la differenza. Chi abita in centro storico e si è svegliato alle 6.30 è riuscito a sollevare quasi tutto, mettendo la merce in salvo. Chi ha il negozio in centro storico ma abita in terraferma ha avuto molte più difficoltà, nel correre a Venezia per cercare di salvare il salvabile.

Ore 13.05. L'acqua comincia a ritirarsi dalla città. Da un po' l'acqua sta calando anche se Piazza San Marco, la parte più bassa della città, resta ancora coperta. Nel primo pomeriggio lo scirocco dovrebbe calare, venendo a mancare uno dei fattori che hanno determinato l'acqua alta eccezionale di questa mattina.      

Ore 12.15. L'acqua alta non ha fermato la gara di Orienteering. Al centralino dei vigili urbani e anche alla nostra redazione arrivano le telefonate di persone che lamentano il fatto che la gara di Orienteering in programma oggi con centinaia di atleti partecipanti non sia stata fermata. "C'è gente che continua a correre nell'acqua alta bagnando turisti o residenti come me" racconta un uomo "che sono costretti ad uscire per questioni di emergenza". 

Ore 11.30. "Evento meteomarino senza precedenti in laguna". Lo spiega, in una nota, il Centro previsioni e segnalazioni maree che ha registrato alle 9.25, al mareografo di Punta della Salute, una punta massima di marea di 149 cm sullo zero mareografico.  La marea ha oscillato tra i 148 e i 149 cm per un’ora, dalle 8.50 alle 9.50. La marea si colloca al sesto posto nella graduatoria storica.

"All’origine del fenomeno, nel contesto di una perturbazione che sta provocando maltempo su tutta l’alta Italia, è stato un evento meteomarino che non ha alcun precedente nei dati storici raccolti dal Centro Maree, a cominciare dal vento di scirocco che è soffiato su tutto l’Adriatico con intensità costante sui 65 km/h e raffiche oltre gli 80 km/h" spiega il Centro secondo il quale la singolarità dell’evento è documentata da un dato registrato per la prima volta: la punta massima di marea a Punta della Salute è stata superiore di 7 cm di quella della Diga Sud di Lido (142 centimetri alle 8) e di ben 18 centimetri di quella registrata alla piattaforma al largo di Lido (131 cm alle ore 7.45)".

"In questo scenario" aggiunge "tutti gli elementi che concorrono all’acqua alta si sono presentati in laguna perfettamente in fase tra di loro: una situazione finora mai registrata e che quindi non è contenuta negli archivi della serie storica delle maree sui quali i 21 modelli matematici del Centro elaborano le previsioni. All’alba, i tecnici del Centro hanno perciò dovuto abbandonare le previsioni modellistiche ed elaborare nuove previsioni sulla base dell’osservazione e del monitoraggio delle stazioni di rilevamento in alto Adriatico".

Ore 11.00. Rinviata la premiazione dei maestri del lavoro. La Camera di Commercio di Venezia ha deciso di rinviare a causa dell'acqua alta la cerimonia della “Premiazione del Lavoro, del Progresso Economico e dell’Innovazione”, già Premio Fedeltà al Lavoro. Avrebbe dovuto tenersi nella Scuola Grande di San Giovanni Evangelista, in San Polo. Ma era difficilissimo raggiungerla.

Ore 10.30. Previsioni sbagliate: "Non ci sono soldi". Si è trattato di una situazione assolutamente "anomala", per la contemporanea presenza della marea, dello Scirocco e di una pressione comunque alta (1008 millibar). Ma l'errore nelle previsione, che sono rimaste ferme a 120 centimetri fino alle 5 del mattino, fa discutere. L'applicazione "hi!Tide" per gli smartphone è rimasta ferma alla previsione errata e anche il sito del Comune per diversi minuti è rimasto irragiungibile a causa del traffico. "L'applicazione si blocca quando supera i 3 mila collegamenti contemporanei - è la spiegazione del centro maree - Allo stesso modo il sito. Purtroppo non ci sono i soldi per migliorare questi strumenti".

Ore 9.45. La marea sta lentamente cominciando a scendere. Sta cominciando a scendere la marea a Venezia, ma resta comunque molto alta. Dalle 8.50 infatti la marea si è fermata tra i 148 e i 149 centimetri e per molti minuti non è scena. Il mare non riceve a causa dello Scirocco ed è 50 centimetri più basso della Laguna. Secondo il direttore del centro maree Canestrelli: "Lo Scirocco dovrebbe calmarsi nel primo pomeriggio, per cui non dovrebbero esserci problemi per la prossima punta di marea prevista a 110 centimetri".

Ore 9.30. Marea sempre alta: 149 centimetri. Si sperava nell'inizio della discesa della marea, visto che per qualche minuto l'acqua sembrava scendere. Ma il vento è ancora troppo forte e non si notano segnali di miglioramento. Nel complesso si sono toccati i 149 centimetri.

Ore 9.05. Situazione difficile in città: 148 centimetri. Nessuno si aspettava un'acqua alta così "prepotente". E la situazione in città non è facile: bancarelle improvvisate vendono stivali, mentre le passerelle posizionate dal Comune non servono più. Alle 9 il mareografo di Punta della Dogana ha fatto segnare 148 centimetri. E' la sesta marea di sempre a Venezia, con attualmente più 25 centimetri in Laguna sul mare

Ore 9.00. Marea a 147 centimetri. Non si ferma la marea a Venezia: centimetro dopo centimetro continua a salire,  a Punta della Dogana pochi minuti prima delle 9 era a 147 centimetri. Ed è polemica in città sulle previsioni sbagliate che fino a poche ore fa erano ferme a una marea di 120 centimetri. Molti commercianti non si aspettavano un fenomeno di questa dimensione.

Ore 8.30. Marea a 144 centimetri. La marea ha raggiunto i 144 centimetri al mareografo di Punta della Dogana alla Salute. Potrebbe crescere ancora di 1-2 centimetri nei prossimi minuti, e dovrebbe restare così per un'ora. Il direttore del centro maree Canestrelli spiega così il fenomeno: "E' il primo caso di marea così prepotente con pressione così alta a 1008. Per questo i modelli non l'hanno prevista". 

Ore 7.00. Canestrelli: "Situazione anomala". "C'è uno scirocco persistente a 35 nodi che pur a fronte di una pressione non troppo bassa a 1008 millibar ha fatto salire l'acqua. E' una situazione anomala", spiega Paolo Canestrelli, direttore del centro maree del Comune. In Laguna la marea si spera resti sui 135 centimetri, ma in mare ci sono onde alte anche sei metri. Qualche preoccupazione per le nuove mareggiate, dopo quelle che hanno distrutto il litorale qualche giorno fa.

Ore 6.30. Il centro maree aggiorna la previsione: 140 centimetri. E' più alta del previsto la marea delle 8,25 a Venezia: il centro maree del Comune in un primo momento prevedeva 120 centimetri, mentre dopo una notte di piogge intense ha poi aumentato la previsione di altri 20 centimetri, portandola ai livelli di quella eccezionale dei giorni scorsi.

C'è il rischio che a Chioggia si ripetano le scene viste lo scorso 1 novembre:  il miniMose, la paratie che sbarrano i canali del centro, non funziona in caso di maree eccezionali. E non servono in molti casi nemmeno le piccole paratie che sbarrano l’entrata dei negozi, perché l’acqua entra dal pavimento.

L'allerta per il maltempo. Marea sostenuta anche lunedì mattina quando intorno alle 9 la massima arriverà intorno ai 100 centimetri. In questo caso, allagamenti limitati per qualche ora a circa il 3 per cento della superficie cittadina. Con la piazza San Marco sommersa da circa 35 centimetri d’acqua.

Ma l’allarme, anche per i fiumi, riguarda sopratutto il Veneto e le zone pedemontane. La Protezione civile ha diramato un avviso meteo di allerta che prevede «precipitazioni molto estese e persistenti». Con quantitativi di pioggia molto abbondanti soprattutto nelle zone pedemontane e montane, dove la neve si attesterà a una quota di duemila metri. Situazionme resa più complicata dai forti venti di scirocco che da sabato pomeriggio hanno ripreso a soffiare sull’Adriatico. 

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