Venezia, la nave da guerra in Riva fa tremare le case

VENEZIA. Nave da guerra in Riva sette Martiri. Protestano i residenti per la novità che hanno scoperto aprendo le finestre la mattina. «Noi abitanti di Castello non ce la facciamo più», sbotta Severino Rigo dell’associazione Arco, «ci vibrano i muri e le finestre.
Siamo sotto assedio. Perché queste navi da guerra non le ormeggiano lontano da qui?» Rigo ricorda come da tempo gli abitanti si siano riuniti in comitato per protestare contro l’invasione e l’invadenza delle navi. «Ormeggiano qui in Riva come se fossimo in porto», dice, «anche navi di grandi dimensioni. La tv non si vede più e veniamo in pratica oscurati per giorni. Poi ci sono i fumi e le vibrazioni».
Proteste si erano sentite lo scorso anno, quando una serie di grandi yacht ormeggiati alla Riva impedivano la visuale di chi abita in quell’area. Poi ci sono state le giostre. Regalo natalizio per i più piccoli. Ma secondo il comitato occupazione della Riva che dura mesi.
E che attira anche «piccola delinquenza». Adesso l’ultima protesta riguarda la nave da guerra. «Abbiamo segnalato al Comune e ai vigili, ci hanno detto che le autorizzazioni ci sono, com’era previsto», dicono gli associati di Arco, «ma noi in queste condizioni facciamo fatica a vivere».
«Vengano qui a sentire», protesta una signora che abita tra via Garibaldi e riva Sette Martiri. Ci tremano i vetri e i pavimenti. Per quelle navi devono trovare un ormeggio alternativo».
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