Venezia in A, esordio amaro al Penzo: perde allo scadere

Con lo Spezia la squadra di Zanetti perde 2-1 negli ultimi minuti 

Simone Bianchi
I tifosi del Venezia al Penzo
I tifosi del Venezia al Penzo

VENEZIA. La prima stagionale al Penzo è amara per il Venezia. Con lo Spezia, la squadra di Paolo Zanetti perde allo scadere 2-1 anche se, per il numero di occasioni avute, avrebbe meritato pure di vincere. A decidere il risultato sono state le reti di Bastoni nel primo tempo, Ceccaroni e Bourabia nella ripresa. Dopo diciannove anni i tifosi arancioneroverdi hanno potuto finalmente godersi una sfida di Serie A nel loro stadio, ma senza esultare al 90'.

PENZO

Il colpo d'occhio è sicuramente molto bello rispetto alla passata stagione. Campo senza barriere, distinti immacolati, impianto audio e illuminazione perfetti, tutta un'altra accoglienza per il pubblico, anche se si è ancora distanti dal sold-out alla metà della capienza prevista (3.688 presenti contro una disponibilità di 5.575 posti). Neppure il ritorno in Serie A al Penzo regala questa soddisfazione al botteghino del Venezia, ma è una questione annosa ormai, e che non fa quasi più notizia. Mancano invece ancora alcuni ritocchi all'impianto sportivo: non sono stati realizzati i pitch box attorno le panchine, nei servizi igienici trovi qualche porta scardinata e gli intonaci talvolta ancora rovinati, e prima dell'inizio un blackout mette alla prova il personale tra tornelli bloccati, musica e rete elettrica per la tribuna stampa in tilt. Poi tutto rientra.

PRIMO TEMPO

Zanetti propone il suo Venezia con il classico 4-3-3 e fa di necessità virtù per colpa degli infortuni. Motta dall'altra parte punta a un 3-4-3 abbastanza offensivo e ha gli uomini contati. L'avvio è tutto arancioneroverde con 8' di pressione sulle fasce dai quali nasce qualche buona opportunità, ma senza mai mettere in crisi Zoyko e la sua difesa. Lo Spezia, passata la sfuriata iniziale del Venezia, riorganizza le idee e prende le misure all'avversario. Poi al 13' arriva il vantaggio con Bastoni, giocatore che il Venezia ha cercato a lungo sul mercato estivo ma senza raggiungerlo. Da una discesa sulla destra di Verde ecco il cross in area, Maggiore fa sponda per Bastoni che al volo dal limite la piazza sotto l'incrocio. Un tempo lo avrebbero chiamato eurogol, stavolta vale solo l'1-0 per i liguri. Con Erlic costretto a uscire al 23' per infortunio muscolare, al suo posto Hristov, il resto della prima frazione rimane sostanzialmente equilibrato. I padroni di casa hanno più verve, ci provano con Johnsen ed Henry ma non basta per il pareggio.

RIPRESA

Il Venezia sembra avere un po' le idee appannate, ma la spinta del pubblico è un'arma in più. Gli ospiti infilano sei calci d'angolo consecutivi senza neppure una conclusione verso la porta di Maenpaa, e al 14' vengono puniti: punizione di Busio dalla destra, palla in area e perfetto stacco di testa di Ceccaroni per il classico gol dell'ex. Il Venezia cresce e schiaccia i liguri. Henry fa a pezzi un'azione limpida da gol, Zanetti si mette le mani nei capelli e lo sostituisce con Forte. Entra anche Aramu per Okereke e sale la pressione degli arancioneroverdi. Motta mette mano a sua volta alla panchina, ma l'inerzia della partita è sempre nelle mani del Venezia che ci prova ancora con Ceccaroni e poi con Forte e Johnsen. Lo Spezia sembra spento, ma al 49' Bourabia trova spazio in contropiede, arriva al limite dell'area e infila Maenpaa senza tanti problemi. Un gol beffa che dimostra come in Serie A, se sbagli, paghi. Ora testa al Milan e alla difficilissima trasferta di mercoledì sera a San Siro.

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