Due ragazzine rubano all’Ovs di Rialto poi cercano di bruciare la merce
Due giovanissime borseggiatrici di 14 e 15 anni hanno reagito al fermo cercando di dare fuoco alla merce appena rubata al negozio Ovs di Rialto

Non passa giorno che non arrivino notizie sul fronte borseggi e furti in città: questa volta non per “regolamenti di conti”, spray urticante negli occhi di turisti che reagiscono al furto, aggressioni, ma per due arresti della Polizia locale.
Ma non è mancato il pericoloso tentativo di fuga di due giovanissime borseggiatrici di 14 e 15 anni, che hanno reagito al fermo cercando di dare fuoco alla merce appena rubata al negozio Ovs di Rialto.
Mercoledì pomeriggio, la pattuglia della Polizia Locale - durante un servizio di controllo nella zona di campo San Bartolomio a Rialto - ha, infatti, incrociato due ragazze, già note per precedenti attività di borseggio.
Le giovani, entrambe minorenni, sono così state seguite dagli agenti fino in calle della Bissa: una di loro trasportava due grandi borse con il logo del vicino negozio di abbigliamento Ovs.
«Quando gli operatori hanno fermato le giovani e richiesto di esibire prove di acquisto della merce, del valore complessivo di oltre 700 euro», si legge in una nota della Polizia locale, «le due giovani non sono state in grado di fornire alcuna giustificazione plausibile sul possesso dei capi né di mostrare ricevute o scontrini.
Un successivo sopralluogo effettuato dal personale del Nucleo Operativo presso l’esercizio commerciale ha confermato che i capi risultavano mancanti dagli scaffali e mai venduti».
Risultato. La ragazza che trasportava la merce - una cittadina bosniaca nata nel 2011 e quindi minore imputabile - è stata denunciata per ricettazione alla Procura dei Minori di Venezia.
La seconda ragazza, del 2010, nel vedere gli agenti allontanarsi con la merce, ha tentato di dare fuoco a un lembo della busta contenente i vestiti utilizzando un accendino, lanciando al contempo offese verso gli operatori.
L’azione è stata immediatamente bloccata e la giovane è stata denunciata per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. La merce è stata interamente riconsegnata al negozio, mentre le due minori sono state affidate a strutture di pronta accoglienza.
«Questi episodi», sottolinea l’assessore alla Sicurezza Elisabetta Pesce, «confermano quanto sia importante la costante presenza della Polizia Locale nelle aree a più alta frequentazione turistica, dove vengono commessi reati predatori anche da giovanissimi.
Le operazioni del Nucleo Antiborseggio rappresentano un presidio essenziale di legalità e di sicurezza diffusa: il loro lavoro quotidiano tutela non solo i visitatori, ma anche i commercianti e la stessa immagine della città.
Continueremo a sostenere con fermezza queste attività di controllo e prevenzione, affinché chi opera nel rispetto delle regole possa farlo in serenità».
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