Turismo, bassissima stagione a Venezia: soggiorni in saldo contro il dicembre nero
A Venezia la bassa stagione pesa sugli hotel e sulle locazioni turistiche, con tassi di occupazione medi del 50% in settimana e fino all’80% nei weekend. Mini appartamenti e strutture di lusso faticano a trovare ospiti, ma le festività natalizie promettono un rilancio del turismo

Immacolata in positivo e previsioni natalizie rosse, in mezzo la bassa stagione del turismo pernottante pesa in città più che l’anno scorso. Tra le strutture attualmente aperte in centro storico (il 15% ne sta approfittando per lavori di ristrutturazione), a Venezia vanno per la maggiore le medio-piccole e più economiche rispetto a realtà più lussuose, sia che si tratti di hotel che di locazioni turistiche.
Sfavoriti inoltre i mini appartamenti, mono o bi locali, «difficilissimi da piazzare di ambienti più spaziosi e capienti», rileva Massimo Maccatrozzo, presidente Agata, agenzia che gestisce 600 affitti turistici in centro storico.

«Il calo è fisiologico nelle settimane che precedono il Natale ma rileviamo una flessione più evidente rispetto al 2024 – nota il direttore dell’Associazione Veneziana Albergatori (Ava) Daniele Minotto –. Sarà che la scorsa è stata un’annata eccezionale, ma l’occupazione media in questa fase di dicembre sta tornando il linea con il 2023».
Il motivo? «Probabilmente, nel 2024 una voglia di viaggiare ancora spronata dal post-Covid e, nel 2025, il reintegro sopraggiunto delle tratte aeree low-cost con tanta disponibilità di voli a prezzi bassi rilancia un certo tipo di turismo», riflette.
Abbav: «Venezia spoglia»
Una Venezia poco addobbata e natalizia, è la ragione invocata invece da Ondina Giacomin, presidente Abbav, la più grande rete di host che riunisce gestori di b&b, locazioni turistiche, case vacanza, guest house e altre forme di ricettività alternativa. «Cosa offriamo in questa stagione ai nostri ospiti rispetto ad altre città?», incalza Giacomin.

Una tesi, quella della città spoglia ad esclusione dei soli spot più centrali, ribadita anche da Jacopo Codori, presidente dell’associazione Nolo e taxi uniti per Venezia.
«Novembre e dicembre veramente brutti», dice Codori, «Così poche corse sono un inedito dovuto a mio avviso alla situazione geopolitica internazionale e, spiace dirlo, all’allestimento della città per le Feste che non compete con quello di altri centri d’arte», dice il taxista Codori.
I dati
Dati alla mano, il tasso di occupazione medio negli hotel veneziani affiliati all’Ava è in centro città del 50% dal lunedì al venerdì, tra il 70 e l’80% nel fine settimana. «Negli alberghi da 3 stelle in giù il livello di riempimento è migliore che in quelli di fascia alta, sempre con prenotazione last-minute», evidenzia il Minotto.

Tra le agevolazioni proposte per essere più attrattivi in questa bassa stagione ci sono pacchetti promozionali e offerte mirate. «A più prudenza nelle prenotazioni, soprattutto nel segmento extra-alberghiero e negli alberghi medio-piccoli quest’anno si risponde con soggiorni minimi agevolati, servizi inclusi o vantaggi legati alla durata del soggiorno, più che sconti diretti sulle tariffe» fa sapere Maurizio Papa, vicepresidente del comparto extra-alberghiero in Federalberghi Veneto. All’hotel Metropole, lussuoso civico in Riva degli Schiavoni, pacchetti dedicati alla Spa sono un esempio.
Le previsioni natalizie
A Natale, Capodanno e Befana, Venezia tornerà meta prediletta, risollevando le speranze stagionali. —
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