Ca’ Foscari, ecco i laboratori di musica contro lo stress da studio
Un laboratorio per esprimere la propria creatività e superare l'ansia da performance. La docente Jacomuzzi: «Non ci sono spartiti né ruoli definiti: l’unica richiesta è di suonare ed ascoltare gli altri».

Gli studenti universitari sono spesso soggetti a “stress da performance”, dove il risultato, il voto dell’esame nel loro caso, è quello che conta…e che li preoccupa. Per trasformare lo stress in un momento positivo, Ca’ Foscari, grazie ai fondi del progetto di ricerca Prisma (Promuovere Risorse Individuali e Sociali nel Mondo Accademico Università per il Benessere), ha organizzato il laboratorio Liberamente, nato da un'idea del professor Paolo De Gaspari, che ha pensato di partire da un punto di vista diverso e originale: esprimere la propria creatività musicale e trasformare lo stress da performance in un’esperienza positiva che può contribuire a vivere meglio la vita universitaria.
Le gestione emotiva
Il laboratorio di musica creativa, partito a novembre 2024 con il modulo Elementi base e gestione emotiva della performance e che proseguirà a febbraio 2025 con il secondo modulo su Creazione musicale ispirata alle arti visive e ad aprile con Connessioni tra emozioni e suono, ispirate a immagini fotografiche.
L’intento è quello di alleviare lo stress attraverso la libera espressione musicale, in un percorso che si basa sui seguenti elementi: si crea insieme, non ci sono voti, non ci sono errori, non c’è un leader. Creare, buttar fuori un’idea, senza la paura di essere giudicati, questo il concetto chiave della musica creativa che può essere in fondo applicato anche alla vita universitaria.

«Questo laboratorio nasce dall’idea che l’espressione creativa e artistica possa essere una modalità utile ad affrontare periodi di ansia, affaticamento e stress. Volevamo creare, all’interno di Ca’ Foscari, uno spazio in cui gli studenti potessero esprimersi liberamente, senza sentire la pressione del voto, della carriera accademica e del giudizio inevitabilmente legato al percorso universitario», sottolinea Alessandra Jacomuzzi, responsabile scientifico. «In questo laboratorio non si insegna a suonare uno strumento. Piuttosto si insegna ad esprimersi e a comunicare attraverso la musica».
Miglioramento della concentrazione
Il laboratorio offre agli studenti l'opportunità di suonare in un ambiente rilassato, permettendo loro di sperimentare una pausa dallo studio, migliorando così il loro stato d'animo e la concentrazione. Questo è particolarmente utile per gli studenti stranieri o fuori sede, che spesso non hanno accesso ai propri strumenti musicali. L’ambiente è inclusivo per tutti gli studenti, i laboratori sono resi accessibili anche agli studenti stranieri poiché si svolgono in italiano e inglese. Dal 20 al 27 gennaio apriranno poi le iscrizioni per partecipare al laboratorio di febbraio.
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