Vendemmia solidale a Dogaletto con i ragazzi della coop Down Dadi

Ieri mattina il via alla raccolta dell’uva nella tenuta Sant’Ilario «Promuoviamo l’autonomia evitando l’assistenzialismo pubblico» 

l’iniziativa

Prima vendemmia a Dogaletto da parte dei ragazzi down della cooperativa “Vite Vere Down Dadi” di Padova. Ieri mattina è cominciata la prima raccolta dell'uva nel primo filare degli oltre dieci ettari coltivati a prosecco nella tenuta Sant’Ilario. Con forbici, guanti, cappellino e cassetta d’ordinanza i partecipanti erano ben visibili dalla Romea, impegnati per la prima volta nella raccolta dell’uva Glera che nei prossimi mesi darà la nuova produzione di bollicine.

I ragazzi hanno contribuito alla parte grafica, disegnando le etichette per le bottiglie che saranno confezionate a fine anno. Ad accoglierli il sindaco di Mira. «In questo contesto» ha spiegato l’agronomo aziendale Ivan Furlanetto della Sant'Ilario «trovano spazio le collaborazioni con realtà che si occupano di integrazione sociale. È accaduto con la cooperativa Vite Vere Down Dadi alla quale abbiamo sottoposto lo studio del marchio della gamma dei bianchi spumanti e fermi che lanceremo sul mercato. L’economia solidale è una nuova frontiera da esplorare».

L’azienda agricola della Riviera è all’avanguardia dal punto di vista dell’agricoltura sostenibile e per l’apporto dell’alta tecnologia. L’estensione della proprietà è di 1.400 ettari tra vallicoltura e colture estensiva come mais, frumento, soia e orzo. Soddisfatta Patrizia Tolot responsabile del gruppo della Cooperativa. «La nostra mission» spiega «è di promuovere l’autonomia e l’indipendenza personale evitando l’assistenzialismo pubblico. Il settore primario, con le fattorie aperte e la famiglia contadina, è un supporto educativo spontaneo. Una giornata come quella trascorsa qui concentra un valore inestimabile. Otto i ragazzi che hanno partecipato alla vendemmia. Le ragazze invece sono più interessate a dipingere». —

A.Ab.

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