Veloci, manovrabili, hi tech Luna Rossa e la sfida AC45

Il catamarano AC45 (dove 45 sta per 45 piedi, la sua lunghezza) che vedremo in gara a Venezia è il precursore della futura generazione di imbarcazioni dell’America’s Cup e in particolare dell’AC72, che verrà utilizzato durante la Louis Vuitton Cup e nella fase finale dell’America’s Cup del 2013 nella baia di San Francisco.
L’AC 45, già visto anche a Napoli, ha fatto il suo debutto ad Auckland il 17 gennaio, raggiungendo velocità superiori ai 20 nodi. Le caratteristiche di questo nuovo tipo di imbarcazione si possono riassumere in due concetti, da un lato la velocità e dall’altra la grande manovrabilità. Agli equipaggi sarà richiesta dunque una grande forza fisica ma anche furbizia mentale per spingere al massimo le imbarcazioni e se stessi, senza pericoli.
L'AC45 è stato progettato dal team design e ingegneria di Oracle Racing che lo ha sviluppato per conto dell'America's Cup ed è prodotto dal costruttore neozelandese Core Builders Composites. Ruolo fondamentale di questo catamarano è di permettere ai team di maturare la loro esperienza nei confronti dell’ala rigida, caratteristica fondamentale di questa nuova generazione di catamarani. Un catamarano high-tech che, spinto da un'ala alta oltre 20 metri, con una superficie di 85 mq ha già dimostrato eccellenti prestazioni in condizioni di vento che spaziano dai 5 ai 30 nodi.
L’AC45 può raggiungere facilmente la velocità di oltre 50km orari, ma nello stesso tempo ha l’agilità necessaria per affrontare nelle migliori condizioni percorsi brevi e tecnici come quelli proposti a Venezia, fornendo così ottime prestazioni. Un’ala dunque estremamente grande che garantisce rapidamente potenza allo scafo, garantendo però allo stesso tempo facilità di navigazione e di manovrabilità. Si tratta in ogni caso di un multiscafo grande e potente, capace di triplicare la velocità del vento, le azioni e dove le capacità dei velisti sono accelerate.
Oltre a soddisfare determinati criteri di velocità, l’AC45 ha un’altra caratteristica fondamentale, che è stata imposta ai costruttori, quella di poter essere trasportato all'interno di un container di 40 piedi, metodo con cui le barche vengono trasferite in occasione delle tappe dell’America’s Cup World Series. «La barca è stata progettata per prestazioni a tutto campo, in modo che possa essere timonata in un'ampia gamma di condizioni e ciò significa che le partenze della prossima Coppa America non saranno troppo influenzate dall'intensità del vento», ha spiegato Ian Burns, coordinatore del design team di Oracle Racing.
Fondamentale sarà l’utilizzo del winch che si collega all’ala rigida. Nelle regate di Napoli si è visto che il trimmer ideale dell’ala è un grande velista che deve essere in grande condizione fisica, specie con vento forte. Passando ai dati tecnici sulle dimensioni dell’AC45: la larghezza dello scafo è di 13,45 metri, mentre la larghezza massima arriva a 6,90 metri. L’altezza dell’albero raggiunge i 21, 50 metri. Il pescaggio massimo è di 2,70 metri. L’ala rigida ha una superficie di 85 mq, il fiocco di 48 mq e il gennaker di 125 mq. La vela alare con l'aggiunta del fiocco porta a 133 metri quadrati la superficie velica di bolina e con il gennaker a 210 mq quella nelle andature portanti. L’equipaggio è formato da 5 persone. Come si diceva l’AC45 è il precursore dell’AC72 (lungo ben 72 piedi) che però non vedremo a Venezia, in quanto questo nuovo modello verrà varato nei prossimi mesi. Solo per capire la dimensioni del AC72, sulla sua piattaforma ci stanno 3 AC45.
Dotato di un’ala rigida alta quasi 40 metri, si pensa possa raggiungere i 60km orari. Caratteristica dell’AC72 sarà quella di poter essere governato sia in condizioni di venti leggeri che forti, permettendo così di gareggiare in ogni situazione. Il progetto dell’AC72 è stato sviluppato da Pete Melvin della Morrell & Melvin Design & Engineering, in collaborazione con l’US Sailing, ma poi ogni team sviluppa la propria imbarcazione nel paese di appartenenza.
La regola di stazza di questo modello prevede una certa flessibilità di progettazione, pur all’interno di limiti ben definiti.
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