Velocar “spostato” Al vaglio le immagini registrate a Natale
di Marta Artico
CAMPALTO
A partire da oggi il Velocar che si trova poco prima dell'incrocio tra via Orlanda e via Gobbi, tornerà a funzionare e riprendere le auto anziché i clienti dei negozi di fronte. La polizia municipale alla volta di ieri, ha contattato la ditta la quale ha risposto che si sarebbe messa in moto velocemente per riparare il danno e capire cosa effettivamente sia potuto accadere.
Ad accorgersene tra Natale e Santo Stefano, sono stati gli stessi residenti, i quali hanno notato che l'apparecchio era stato spostato e anziché “pizzicare” gli automobilisti indisciplinati, riprendeva il negozio di fiori che si trova dirimpetto a due passi. Cosa sia accaduto non è chiaro, anche se i famosi autovelox sono stati numerose volte messi k.o. Un colpo di sicuro, sembrerebbe a causa della parete superiore del rimorchio di un camion che potrebbe, senza volerlo, aver spostato la videocamera uscendo dalla zona del parcheggio delle Poste. Molti hanno gioito dell'accaduto, qualcuno l'ha considerato un regalo di Natale e c'è chi si è fatto venire in mente pure qualche idea. «A che si è potuto apprendere – spiega l'ex consigliere di An Giorgio Ragazzoni – si è trattato di un camion che senza volerlo l'ha urtato, ipotesi che dovrebbe essere la più plausibile». Nessuno lo sa con precisione e c’è chi ci ha ricamato sopra, convinto che non sia stato un caso.
«Acquisiremo le immagini
– spiega il responsabile del servizio sicurezza stradale e traffico della polizia municipale Stefano Carestiato – tra qualche giorno sapremo cos’è successo, in ogni caso la ditta ha detto che provvederà immediatamente a sistemare l’apparecchio, perciò non ci dovrebbero essere problemi. Svolgeremo le indagini del caso, le telecamere ci sono». «Quello però che precisiamo – prosegue – è che abbiamo monitorato le contravvenzioni dei tre giorni prima di Natale e non superano le 8, il che sta a significare che si tratta di un numero contenuto, i residenti dovrebbero guardare il lato positivo e cioè che il velocar serve per la loro sicurezza e che sono dei cittadini di serie “A”».
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