Vasche d’acqua a cielo aperto nell’area verde dell’Arena

SOTTOMARINA. Polemica per le vasche di laminazione nell’area verde dell’Arena Duse. La “modifica del paesaggio” è stata scoperta pochi giorni fa durante un sopralluogo della commissione “controllo e verifica impiantistica sportiva comunale”.
Le due vasche di prima pioggia fanno parte del maxi progetto per il disinquinamento del Lusenzo da 22 milioni di euro in cui rientra anche il megatubo sul Lungomare. «Ma chi ha deciso questo scempio?», si chiede il consigliere della Lega, Marco Dolfin, «due mesi fa, durante il sopralluogo delle commissioni I e IV non c’era nulla, ora sono comparse queste due vasche senza che nessuno lo sapesse. Due vasche a cielo aperto nella zona destinata a passeggio e relax con panchine e marciapiedi che creeranno di sicuro problemi di odori e aiuteranno la proliferazione degli insetti». La presenza delle vasche crea anche qualche perplessità tra i residenti del quartiere, piuttosto popoloso, che temono che le vasche diano il colpo di grazia allo stato di abbandono in cui versa già da qualche tempo l’Arena. «A pochi metri ci sono le scuole», insiste Dolfin, «la caserma dei carabinieri, il Lungomare e la spiaggia. Ma dico non c’erano altri posti? E perché non si sono fatte sotterranee come in molte altre città. Il sindaco Casson e l’assessore ai lavori pubblici Rossi si sono fatti un giretto all’Arena per vedere l’impatto?». «La creazione delle due vasche non è una novità», spiega l’assessore Riccardo Rossi, «sono inserite nel maxi progetto del Lusenzo che servirà non solo per il disinquinamento della laguna ma anche per risolvere i problemi idraulici di una grossa parte di Sottomarina. Cercheremo comunque di ridurre al minimo l’impatto».
Elisabetta Boscolo Anzoletti
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia