Vaporetto sbatte contro una gondola

Nuovo scontro tra un vaporetto e una gondola ieri mattina verso le 10, in uno dei punti più “caldi” della città per il traffico acqueo: l’approdo di San Zaccaria, per fortuna senza conseguenze per i turisti che erano a bordo dell’imbarcazione, a circa un anno di distanza dal tragico scontro in Canal Grande, nei pressi di Rialto, in cui perse la vita il docente tedesco Joachim Vogel.
Un battello dell’Actv si apprestava ad attraccare in retromarcia a San Zaccaria, con l’approdo che si trova a breve distanza dallo stazio delle gondole del Danieli, che in continuità immettono imbarcazioni con turisti a bordo in Bacino di San Marco, incrociandosi regolarmente con i vaporetti in partenza o in arrivo, con continui slalom e frenate degli uni per evitare gli altri.
Il vaporetto, attraccando, avrebbe urtato con la poppa la fiancata della gondola, con grande paura per gli occupanti, ma danni per fortuna limitati alla sola imbarcazione, tanto che il traffico nella zona è ripreso regolarmente poco dopo. L'impatto, secondo Actv, sarebbe avvenuto quando il vaporetto era praticamente fermo e la cima lanciata dal marinaio stava tendendosi. Secondo l’azienda di trasporto acqueo, gli accordi con i gondolieri prevederebbero che essi attendano il completamento della manovra di attracco per immettersi verso il bacino di San Marco o rientrare nello stazio. Ma la gondola si sarebbe invece mossa prima e lo spostamento di circa mezzo metro del battello, per completare la tensione della corda di attracco avrebbe provocato l’urto. Nonostante la disavventura nessuno sarebbe rimasto ferito, ma all’origine dell’incidente coi sarebbe l’obbligo previsto dalla misure di riorganizzazione del traffico acqueo volute dalla Giunta Orsoni e dall’ex assessore alla Mobilità Ugo Bergamo che prevedono appunto per i mezzi dell’Actv di approdo in retromarcia a San Zaccaria. Da lunedì scorso l'azienda, dopo molte titubanze aveva promulgato l'ordine di servizio relativo - l’ordinanza del Comune è di aprile - prevedendo anche la presenza di ispettori all’imbarcadero di San Zaccaria proprio per verificare che i comandanti dei battelli attraccassero effettivamente in retromarcia. La decisione dell'allora assessore Ugo Bergamo fu motivata per motivi di spazio: visto che stazio e imbarcadero sono molto vicini, con l’approdo in retromarcia, si sarebbe consentito di manovrare i propri mezzi a entrambe le categorie, dando la precedenza ai vaporetti in manovra. Ma visti i problemi di sicurezza che la nuova modalità di attracco crea, per i problemi di visibilità maggiori nella manovra in retromarcia - ordinanza o non ordinanza - l’Actv tornerà all’antico, con l’approdo di prua dei mezzi del trasporto pubblico.
Enrico Tantucci
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