Vandali all’ex scuola Grimm

SPINEA. Cercavano denaro, hanno trovato solo carte: così si sono scatenati in una furia distruttrice. Ammontano a migliaia di euro i danni di una notte di devastazioni a Spinea: i teppisti hanno passato in rassegna le sedi di alcune delle associazioni più attive in città. Prese di mira l’Università Popolare, la palestra di arrampicata, il circolo artistico La Tavolozza, l’associazione apicoltori e le Acli. I vandali sono entrati in azione durante la notte. Hanno colpito l’ex scuola materna Grimm, in via Veronese, al Graspo d’Uva. Lo stabile ospita le attività dell’Università Popolare, i gruppi di pittura, la banda cittadina.
Secondo le prime ricostruzioni i malviventi si sono introdotti dalla porta principale, scardinandola e una volta all’interno hanno scatenato la loro furia distruttrice. Quasi certamente si tratta di professionisti, come rileva lo stesso sindaco Silvano Checchin, tra i primi ieri mattina, insieme alla sua vice Stefania Busatta, a effettuare un sopralluogo alla Grimm per rendersi conto dei danni. A finire nel mirino è stata la cassaforte appartenente all’Università Popolare. Forse i malviventi pensavano di trovarla piena di soldi: l’hanno rovesciata e con un flessibile hanno praticato un foro sul retro di circa 50 centimetri. All’interno del forziere però c’erano solo documenti: «Modelli, dichiarazioni dei redditi, ricevute di pagamento dal 1992, anno di fondazione, ai giorni nostri», spiega il presidente Roberto Trevisan, l’ultimo a chiudere la sede martedì sera, «materiale senza valore per i ladri, ma preziosissimo per noi, anche perché serve per certificare i nostri bilanci. Soldi? Non ne abbiamo, i nostri soci depositano sul conto corrente». L’amara sorpresa non dev’essere piaciuta ai ladri, che hanno sfogato la loro frustrazione contro cassetti e armadietti, strappandone le ante e gettando a terra tutto il loro contenuto, forzando lucchetti e rovesciando archivi. La devastazione è continuata nella vicina palestra di arrampicata: stavolta i ladri sono entrati dall’ingresso sud, il meno esposto, hanno strappato i fili delle telecamere di sorveglianza e hanno proseguito nella furia devastatrice alla ricerca di materiale di valore, rompendo serrature e forzando porte chiuse a chiave. La stessa cosa è successa nella sede Acli di piazza Marconi: i ladri hanno visitato la palazzina che ospita l’associazione pensando di trovare denaro, in un periodo in cui il centro di assistenza fiscale dell’associazione si occupa di dichiarazioni dei redditi. Ma hanno trovato solamente 20 euro in un cassetto. Ingenti anche qui i danni: scardinata la porta d’ingresso, devastato lo studio e lo stesso è accaduto anche nei vicini appartamenti dove si radunano i ragazzi della scuola di musica. Ad accorgersene è stato il presidente delle Acli Pietro Golin, arrivato di buon’ora ieri mattina per ritirare dei documenti. Checchin ha invitato i residenti che avessero visto o sentito qualcosa a rivolgersi ai carabinieri per segnalare eventuali elementi utili alle indagini. ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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