Vaccini per il volontariato il Csv chiama la Regione

la richiesta
Dosi di vaccino per il mondo del volontariato per permettere a un esercito di 70mila persone in tutto il Veneziano di continuare a svolgere in sicurezza le attività di assistenza alle persone in difficoltà. Una richiesta formale, quella avanzata dal Centro di Servizio per il Volontariato, che tramite il presidente Mario Morandi ha scritto una lettera all’assessore regionale alla Sanità, Manuela Lanzarin, per chiedere di immunizzare i volontari in maniera prioritaria, subito dopo il personale sanitario e ospedaliero.
«In queste ore», spiega Morandi, «siamo tutti in pena per i ritardi nella fornitura dei vaccini. Nell’auspicio che i ritardi possano essere ridotti il più possibile e che al più presto possa prendere avvio la campagna vaccinale di massa, ho scritto all’assessore regionale alla Sanità, Manuela Lanzarin, per portare alla sua attenzione la delicata situazione dei tanti volontari che prestano il proprio servizio in ambito sanitario e ospedaliero». Si tratta di donne e uomini, aggiunge il presidente di Csv, che ogni giorno si occupano di attività delicate come trasportare anziani ed aiutarli nelle incombenze sanitarie. «Svolgono con abnegazione e coraggio un servizio particolarmente rischioso in termini di contagio», aggiunge Morandi, «E rischiano di ammalarsi o addirittura di essere loro fonte di contagio nonostante i numerosi tamponi ai quali, periodicamente e a spese proprie, si sottopongono. È altrettanto evidente come il venir meno di quel tipo di servizio metterebbe a rischio tutta quell’utenza già di per sé fragile». «La Regione, in queste ore, sta valutando la nostra proposta e siamo fiduciosi che possa andare a buon fine», sottolinea la direttrice di Csv Ketty Poles. —
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