Un’unica pista ciclabile sull’asse della Miranese

SPINEA. Una città ciclabile, per chi va al lavoro, a scuola o a fare spese in centro, ma anche per chi cerca un’ora di svago nei parchi. Guarda a tutti e a tutte le esigenze il nuovo “Biciplan” di Spinea, che verrà presentato, almeno in parte, nella prossima “Settimana europea della mobilità”, a settembre.
Il progetto è in fase di studio, ma le idee sono già ben chiare: Spinea sfrutterà la sua limitata estensione territoriale (rispetto a Comuni di pari densità) per favorire la cosiddetta mobilità dolce e lo farà inserendo nuove soluzioni viabilistiche per biciclette all’interno del Piano urbano del traffico in via di definizione. Già affidato lo studio e la realizzazione del piano. In pratica il Comune vuole accorciare i tempi per arrivare ad avere presto un sistema integrato di piste ciclabili capace di rappresentare un vero deterrente per il traffico urbano, nello stesso modo in cui le tangenziali e le altre soluzioni viarie potranno ridurre quello di attraversamento. Due i pilastri portanti del “Biciplan” di Spinea: il primo prevede il potenziamento della ciclabilità lungo l’asse est-ovest, da Mirano ai confini con il Comune di Venezia. Coinvolgerà in particolare via Roma e prevede, tra gli altri interventi, il collegamento con la pista di via Miranese a Mirano, il sottopasso ciclopedonale su via Costituzione alla Fossa (compreso, nel punto sulla provinciale regolato oggi da un semaforo a chiamata, all’interno delle opere complementari al Passante), collegandosi poi alla ciclopista già esistente su via Roma, che proseguirà poi verso il Graspo e i confini con Chirignago.
Da risolvere alcuni punti critici: oltre al sottopasso della Fossa, le “strettoie” di Orgnano, fronte chiesetta di San Leonardo e a Villa Tozzi, prima di Santa Bertilla. Sull’asse principale partiranno poi ciclabili secondarie “a pettine”, per collegare via Roma con i quartieri, consentendo ai cittadini delle aree residenziali di accedere facilmente al centro.
Il secondo pilastro del “Biciplan” riguarda una rete ciclabile più “verde”. Il Comune coinvolgerà il consorzio di bonifica per valutare la fattibilità di un sistema di piste lungo gli argini dei canali, più ecologica e dedicata quindi in prevalenza al tempo libero. Una delle ipotesi allo studio, già denominata “pista dei parchi” è quella di collegare via della Costituzione, nell’area dove verrà realizzata la nuova Coop e un bosco, sfruttando l’argine sud che comprende anche la zona dei parchi e i campi sportivi di via Torino, fino al ponte di via Barzizza, passando poi sul lato nord per arrivare fino a via Gioberti ed eventualmente alla stazione ferroviaria, attraverso le aree verdi a nord di Spinea.
Filippo De Gaspari
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