Uno strano iter per l’abuso della veggente

CAVARZERE. I messaggi che la Madonna addolorata del perdono trasmette due volte al mese (il 4 e il 28) alla “veggente” Alina Coia, nel “santuario” di via Pio La Torre, sono, ovviamente, questione di...

CAVARZERE. I messaggi che la Madonna addolorata del perdono trasmette due volte al mese (il 4 e il 28) alla “veggente” Alina Coia, nel “santuario” di via Pio La Torre, sono, ovviamente, questione di fede, sia per i tanti partecipanti a questi raduni, sia per i comuni cittadini. Ma se qualcuno volesse cercare un presunto miracolo a sostegno della loro veridicità, potrebbe trovarlo nella banale questione dell'abuso edilizio, contestato al gruppo di fedeli, il cui iter è fermo da oltre un anno, senza apparente motivo. Lo si deduce dalla risposta che il sindaco, Henri Tommasi, ha dato a un’interrogazione della consigliera comunale Marzia Tasso: «L’ufficio provvederà ad eseguire ulteriori accertamenti che saranno ritenuti opportuni». Risposta criptica, a dir poco. La questione si era aperta nel settembre 2009 con la denuncia per abuso edilizio alla Procura, da parte del Comune, per la realizzazione di una pensilina e di un palo, con base in calcestruzzo, alto 21 metri. Per tale abuso il gruppo dei fedeli pagò una sanzione di 516 euro nel febbraio 2012 e presentò una Scia per la costruzione di una piattaforma di cemento (poi realizzata) e altre opere in cui spostare i precedenti manufatti abusivi. Gli uffici negarono la Scia perché essa avrebbe dovuto riguardare un'opera temporanea, con indicazione della durata che, invece, non era specificata, mentre una sistemazione definitiva si sarebbe potuta fare, però, presentando un piano urbanistico attuativo in accordo con gli altri proprietari dell'area. Così, nel marzo 2012 venne avviato il procedimento di repressione di questo secondo abuso. Nel frattempo i fedeli hanno realizzato anche una nuova recinzione dell'area e palo, pensilina e piattaforma di cemento sono ancora al loro posto.

Diego Degan

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