Una nuova luce su Tintoretto

VENEZIA. In occasione delle celebrazioni del Cinquecentenario della nascita del Tintoretto, i celebri teleri della Sala Capitolare della Scuola Grande di San Rocco a Venezia, tornano a splendere sotto una nuova luce, grazie al nuovo, sofisticato progetto di lighting design.
La Scuola Grande, capolavoro architettonico e artistico del Rinascimento veneziano, potrà beneficiare ora di un sistema innovativo, messo a punto dallo Studio Pasetti Lighting, in grado di valorizzare il ricco ed articolato patrimonio artistico della Sala Capitolare: l’apparato architettonico, il prezioso soffitto, il patrimonio scultoreo e pittorico che la compongono tornano a vivere grazie alla regia di luci, progettata per rendere unica, emozionante e coinvolgente l’esperienza del visitatore.
La nuova sfida nel campo della valorizzazione dei Beni Culturali si gioca sul terreno dell’innovazione, sia per quanto riguarda la tutela e la conservazione, ma soprattutto la fruizione dell’opera stessa. Non si tratta solo di migliorare l’aspetto illuminotecnico, ma di considerare la luce come attore primario, in grado di influenzare la percezione approfondita dell’arte nello spazio, come se fosse l’opera stessa a risvegliarsi, attraverso un progetto creato su misura, sintesi tra studio ed elaborazione tecnologica. Lunghe ricerche condotte a partire dal 2009 da Studio Pasetti Lighting, in stretta collaborazione con la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio di Venezia, hanno permesso di creare un sistema di luci non invasivo, integrato nello lo spazio architettonico, quasi invisibile all’occhio del visitatore.
Con questo obiettivo, il nuovo impianto si sviluppa su alcune basi già esistenti, tra cui le storiche piantane di Mariano Fortuny, dove sono stati collocati i nuovi proiettori per fasci di luce d’accento e di luce diffusa, in grado di incrementare la percezione sui tre maestosi teleri a soffitto del Tintoretto: “L’erezione del Serpente di Bronzo”, “Mosè fa scaturire l’acqua dalla roccia” e “La raccolta della Manna”.
Tra gli elementi aggiunti invece, posizionato tra la parte inferiore dei teleri e la dorsale lignea, un binario miniaturizzato elettrificato corre lungo i lati longitudinali della sala, ospitando e celando i nuovi corpi illuminanti. La luce di questi apparecchi restituisce corpo e profondità alle curiose e raffinate allegorie lignee di Francesco Pianta il Giovane, ai basso rilievi di Giovanni Marchiori e ai dettagli architettonici quali le grandi bifore e l’altare.
Lo scopo è ottenere una nuova forma di comunicazione visiva museale, fuzionale alla tutela del bene storico-artistico e allo stesso tempo in grado di suscitare e veicolare le emozioni dei visitatori attraverso una luce rivitalizzante. L’elevata qualità delle fonti luminose permette la lettura di dettagli grafici e cromatici che, nel loro insieme, consentono di riscoprire una straodinaria visione persa da decenni. Il pubblico potrà apprezzare appieno la tecnica compositiva delle maestose tele del Tintoretto, la costruzione delle figure, realizzate con pennellate di puro colore e luce, i particolari sullo sfondo, le particolarità simboliche, come gli animali esotici che compaiono nell’ “Adorazione dei Pastori”, figure evanescenti e atmosferiche, come le lavandaie ai bordi del fiume nel “Battesimo di Cristo”, tutti elementi che contraddistinguono l’opera del celebre pittore veneziano e che appaiono con tutta la loro potenza espressiva.
Un chiaro esempio di cosa significhi far vivere un’opera d’arte attraverso un format esperienziale coinvolgente, in grado di fornire un valore aggiunto alla dimensione contemplativa del visitatore, è fornito dall’evento di presentazione del 30 novembre, ideato e curato da Studio Pasetti: la suggestiva composizione luminosa si avvale del contributo musicale del Coro dei Cantori Veneziani nell’esecuzione di Lux Aurumque di Eric Whitacre. Un’esperienza sinestetica, immersiva e unica, che suggerisce una nuova visione sul patrimonio artistico della sala.
Questo progetto, frutto di anni di ricerca, realizzato su commissione della Confraternità della Scuola Grande di San Rocco e realizzato grazie alla preziosa collaborazione tecnica dell’Azienda iGuzzini, rappresenta un traguardo nel settore museale verso un nuovo concept nell’uso della luce.
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