Una gara a due per la vetreria Venini venduta per 1,75 milioni

Murano, l’immobile (non l’attività) assegnato dopo tre tentativi andati deserti Nella prima fase della procedura il prezzo di vendita era di 4,6 milioni di euro



Al quarto tentativo di vendita all’asta, ieri è stato assegnato l’immobile che ospita la vetreria Venini. Il compratore è al momento top secret, ma di certo è stata una gara a due che si è conclusa con l’assegnazione del lotto, frutto del fallimento della Italian Luxury Industries di Vicenza che era originariamente proprietaria dell’immobile, per 1 milione 750 mila euro. Sul piatto c’era già un’offerta condizionata a 1,7 milioni di euro - ovvero il prezzo a base d’asta per il quarto tentativo di vendita - che era stata presentata agli organi della procedura fallimentare. Si sarebbe potuto pensare che l’assegnazione fosse cosa fatta. Ma non è stato così perché nell’asta on line, gestita da Real Estate Discount, si è presentato un secondo acquirente che ha messo sul piatto un’offerta migliorativa, aumentata di 50 mila euro rispetto alla base d’asta. Non si sono stati ulteriori rilanci e l’assegnazione dell’immobile è andata dunque al soggetto che ha offerto 1,750 milioni di euro. Assegnazione che ad ora è provvisoria, dal momento che la legge fallimentare prevede un periodo in cui è possibile presentare offerte migliorative con un rialzo del 10%. Solo trascorso il periodo si procederà, se tutto verrà confermato, all’assegnazione definitiva con relativo pagamento e passaggi di proprietà conseguenti.

L’asta di ieri, va specificato, non riguardava in alcun modo la produzione dei vetri di Murano famosi in tutto il mondo. La Venini oggi è per l’89% di proprietà di Damiani. La stessa famiglia Damiani nel 2016 aveva acquistato da Giancarlo Chimento, imprenditore a capo della Italian Luxury Industries, e da altri la quota di maggioranza della vetreria. Non è escluso quindi che tra i soggetti che si sono presentati all’asta possa esserci stata la stessa Damiani, che in questo modo avrebbe potuto acquistare i muri dell’immobile dove ha sede l’attività. Ma si tratta al momento solo di voci che si rincorrono a Murano.

La prima asta era stata bandita a luglio dello scorso anno. L’immobile di Fondamenta dei Vetrai (4.650 metri quadrati ed è composto da ingressi, negozio, area espositiva e uffici su tre piani) era stato messo in vendita ad un prezzo che, se confrontato con quello a cui ieri è stato assegnato, era davvero “monstre”: 4,6 milioni di euro. Nessuno si era presentato, così come al secondo tentativo (3 milioni e 910 mila euro) e al terzo (3 milioni e 220 mila euro). Poi la drastica decurtazione della base d’asta, ridotta di quasi un terzo rispetto a quella iniziale, e quindi l’offerta condizionata. Che però è stata sorpassata da quella presentata da un altro soggetto. —



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