UNA FOTO UNA STORIA / Le mostre “made in Venice” all’hotel / FOTO

Gloria Beggiato del “Metropole”, organizza esposizioni valorizzando artigiani e designer lagunari

di Silvia Zanardi

VENEZIA. Per le calli si può girare all’infinito, eppure qualcosa di sconosciuto resta sempre. Lo sa chi viene a Venezia di tanto in tanto ma anche chi, in questa città, ci vive da quando è nato. Nel fermento di un centro storico che cambia, nel bene e nel male, ci sono artigiani e designer che dal piccolo delle loro botteghe raggiungono tutto il mondo, facendosi apprezzare per quel marchio “Made in Venice” che continua ad affascinare. Rendendosi conto di quanti talenti ci sono a Venezia, più o meno conosciuti, Gloria Beggiato - venezianissima proprietaria dell’Hotel Metropole - ha deciso di farli a scoprire al pubblico un po’ alla volta, di anno di anno, dedicando loro le tre vetrine (fronte-Bacino) dell’albergo a cinque stelle in Riva degli Schiavoni. La designer del tessile Mirella Spinella, che opera in un laboratorio da film, ha esposto i suoi cuscini e le sue stoffe lussureggianti, decorate con originali disegni su lino, velluto e seta, per tutto il mese di marzo. Fino al 30 aprile, invece, le vetrine dell’Oriental Bar del Metropole ospitano le calzature su misura di Daniela Ghezzo, appassionata di scarpe e artigianato fin dalla sua infanzia. L’elenco di abili mani veneziane chiamate a farsi conoscere da Gloria Beggiato, nella seconda edizione della mostra “Fashion Design Made in Venice” è ancora lungo: nel mese di maggio, lo spazio sarà riservato agli occhiali artistici dell’Ottica Urbani; il mese di giugno agli scenografici accessori di Gualti e quello di luglio ai coralli e ai gioielli di perle “Venetian Dreams”, che Marisa Convento realizza a mano seguendo le antiche tecniche delle “impiraresse”. Cinque mesi per cinque talenti diversi, accomunati dal loro vivere a Venezia e lavorare in botteghe artigianali. “Sono partita proprio da qui, per lanciare questa iniziativa – spiega Gloria Beggiato – Da veneziana, provo tristezza nel vedere che la nostra città pullula di negozi di scarsa qualità. Ma è anche vero che, fra le calli, ci sono designer e artigiani che qui riescono a diventare autori di eccellenza. È a loro che desidero dare visibilità”. L’esposizione “Fashion Design Made in Venice” è stata inaugurata nel 2012 con i cappelli di Giuliana Longo; le scarpe fatte a mano di Giovanna Zanella; le borse d’autore di Battois; le cascate di bolle in vetro soffiato di Marina e Susanna Sent; e i gioielli-scultura di Attombri. A un anno dal lancio, l’iniziativa dedicata all’artigianato e al design veneziano sta prendendo piede e Gloria Beggiato continua a ricevere segnalazioni e richieste. “Il Fashion design made in Venice non è un concorso e non c’è una selezione: di volta in volta scelgo personalmente i creativi, preferendo firme non note al pubblico di massa – spiega Gloria Beggiato – Mi auguro di riuscire a dare spazio anche a molti giovani”. E aggiunge: “Quando sono partita non avrei mai immaginato di scoprire così tanti artigiani e designer di qualità che operano a Venezia. Alcuni li ho conosciuti per pura casualità, altri mi sono stati suggeriti da amici e conoscenti e le sorprese piacevoli sono sempre dietro l’angolo. Il mio desiderio è dare spazio a persone che, a Venezia, lavorano in botteghe e negozi che resistono, distinguendosi, alla deprimente ondata di prodotti commerciali che invade la nostra città”. I designer, scelti di anno in anno da Gloria Beggiato, espongono le loro creazioni gratuitamente: “Il mio ruolo è quello di prestare loro le vetrine dell’Oriental Bar e di aprire questo spazio ai veneziani, sperando che lo riconoscano sempre più come un luogo di ritrovo sempre aperto – continua Beggiato – Mi piacerebbe portare avanti questa iniziativa anche con il contributo di altri albergatori. Più siamo, più visibilità riusciamo a dare alle eccellenze Made in Venice”.

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