Un progetto dedicato a Diana e Nino Brunello «Li abbiamo nel cuore»
L’archivio delle memorie scout è stato dedicato a Diana e Nino Brunello, storici fondatori e veri e propri genitori di quello che poi è diventato il mondo scout mestrino, nato ufficialmente nel 1945.
Furono loro, infatti, a dar vita al gruppo locale che è proseguito nel tempo diventando sempre più grande e numeroso. Una coppia, marito e moglie, che ha condiviso in casa e fuori la vita e la passione per il mondo degli scout crescendo di anno in anno generazioni di scout ai quali hanno insegnato valori ed educazione. «Tutti noi ex scout li abbiamo nel cuore», spiega Mirto Andrighetti, «sono stati entrambi capi scout in tantissime forme». Diana Brunello ha scalato tutti i gradi sia nell’Agi acronimo di Associazione guide italiane successivamente confluita nell’Asci, sia quando c’è stata la possibilità che una donna facesse da guida ai lupetti. È stata una delle prime scout d’Italia a far valere il mondo femminile ai vertici dell’associazione in un momento storico in cui non era per nulla comune come oggi e una delle prime donne che hanno coltivato generazioni di scout, prendendoli per mano. «Tutti siamo estremamente riconoscenti nei loro confronti: una famiglia accogliente, aperta, che non si tirava mai indietro, entrambi si sono sempre spesi in tutti i modi in prima persona». Tanto da guadagnarsi la riconoscenza dell’interno mondo scout della città. Ieri nell’Archivio del Duomo, erano presenti una cinquantina di persone tra cui il presidente di Sognoscout, Giuliano Polles. —
M. A.
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