Un premio per la pace a Luzzatto

Premio per la pace al professor Amos Luzzatto a Roma in Campidoglio. Lo scorso mercoledì, il presidente emerito dell'Unione delle Comunità ebraiche italiane e della Comunità ebraica di Venezia è stato insignito dalla Fondazione Ducci di uno speciale riconoscimento istituito nell'anno 2006 per «far emergere, attraverso il contributo intellettuale di grandi protagonisti del dibattito contemporaneo sull'interculturalità in che modo i modelli culturali riconducibili ai tre grandi monoteismi possano aprirsi al confronto pacifico con l'altro».
Luzzatto, che ha improntato la sua vita al dialogo e alla pace sottolinea: «Hanno deciso di dare un omaggio, un ricordo a persone delle tre religioni monoteiste che abbiano contribuito a ridurre le tensioni o qualcosa di più. Nella mia carriera ho rivolto una ricerca costante al coinvolgimento di chi non è ebreo, ma condivide un cammino di soluzioni comuni con la minoranza ebraica. Ho sempre creduto nella necessità di lavorare insieme anche a rischio di provocare malintesi, un timore che deve essere superato».
Il Premio per la pace consegnato nella nona edizione dedicata al tema "Le religioni monoteiste di fronte al fenomeno jihadista" è stato assegnato anche al tunisino Mohamed Moncef Marzouki, presidente della Repubblica ad interim dal 2011 al 2014 nominato dall'Assemblea costituente, e all'inglese Michael Louis Fitzgerald, arcivescovo cattolico, già nunzio apostolico in Egitto ed ex segretario del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso. A consegnare il Premio della Fondazione, che ha una sede anche a Fez, in Marocco, il presidente Paolo Ducci con il sottosegretario del Ministero degli affari esteri Benedetto Dalla Vedova e il presidente del Comitato scientifico della Fondazione per la storia e la politica Lucio Caracciolo.
Nadia De Lazzari
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