Un forte odore acre nell’aria raffica di chiamate al 115

«Nell’aria c’è un odore acre, dobbiamo preoccuparci?»: segnalazioni a raffica di questo tenore sono arrivate al centralino dei vigili del fuoco a partire dalle 18.30 di ieri e per tutta la serata. A...

«Nell’aria c’è un odore acre, dobbiamo preoccuparci?»: segnalazioni a raffica di questo tenore sono arrivate al centralino dei vigili del fuoco a partire dalle 18.30 di ieri e per tutta la serata. A cominciare da Venezia, in direzione di Mestre, e poi fino alla Gazzera, il lietmotiv delle chiamate alla centrale operativa del 115 è stato sempre lo stesso.

I vigili del fuoco hanno immediatamente dato avvio ai controlli per cercare di chiarire l’origine dell’odore percepito nell’aria e sgomberare il campo anche su una sua eventuale pericolosità per le persone. Mentre le squadre dei pompieri hanno compiuto alcuni sopralluoghi, è stato interessato anche l’Arpav. I tecnici del servizio regionale che monitora tra l’altro la qualità dell’aria hanno effettuato dei campionamenti soprattutto nella zona di Venezia, la prima interessata dal fenomeno.

Gli accertamenti sono proseguiti nel corso della serata. Le squadre dei vigili del fuoco di Mestre dopo le 21 hanno effettuato un controllo anche nella zona del Petrolchimico di Porto Marghera per escludere la possibilità che l’odore acre provenisse da qualche stabilimento di quell’area.

Tuttavia fino alla tarda serata di ieri, nonostante i controlli, non è stato possibile determinare l’origine dell’odore disperso nell’aria, né ovviamente la tipologia dell’eventuale sostanza dispersa.

Il consiglio dei vigili del fuoco in casi come questi è di tenere le finestre chiuse in via precauzionale. Lo scorso anno si era registrato un episodio analogo la sera del 5 gennaio, con una raffica di telefonate ai vigili del fuoco appunto per un odore acre nell’aria. Era stato poi accertato che si trattava dei fumi dei panevin accesi in occasione della notte dell’Epifania.

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