Un disco di cera lacca con l’inno di Rizzo
Un disco che arriva dal passato. Una registrazione su un unico esemplare, antico disco di ceralacca, di un inno dal titolo “Giustizia e Libertà” composto proprio dall'eroe Attilio Rizzo, verrà annunciata oggi dalle 18 al centro culturale da Vinci in occasione della commemorazione della morte dell’eroe sandonatese.
Il cimelio, custodito dalla famiglia Rizzo, ha inciso un inno scritto clandestinamente da Attilio, tra l’altro valente poeta, e musicato nell’immediato dopoguerra da suo fratello Aldo, flauto nell’orchestra della Scala di Milano diretta da Arturo Toscanini.
«L’inno venne poi registrato su un disco in ceralacca, prototipo dei dischi in vinile, su un unico esemplare sopravvissuto al tempo e conservato dalla famiglia Rizzo e ora simbolicamente donato alla cittadinanza», spiega Giovanni Rizzo, nipote dell’eroe, «il disco riporta la data di incisione, effettuata nel 1945 dal coro di San Donà, ed è introdotta dall’emozionante voce dei musicisti che, al microfono, dichiarano uno a uno il proprio nome».
Si ascoltano Ottorino Peretti, solista tenore, Vincenzo Vallese al piano, Lino Stefani, alla tromba, oltre al coro con Cesare Manzato, Giuseppe Cuzzolin, Bruno Guerrato, Luigi Baldo, Angelo Peretti e Luciano Bincoletto. La registrazione verrà proposta, accompagnata da un video che permette di leggere il testo, nel corso dell’incontro pubblico, alle 18 su “Attilio Rizzo e la Resistenza nel Basso Piave”. Oggi la commemorazione alle 10.30 con il sindaco Andrea Cereser, la storica Morena Biason su “Attilio Rizzo nella Resistenza lungo il Basso Piave”, Maria Rossitto, presidente dell’Anpi San Donà di fronte alla lapide apposta dove si trovava casa Rizzo, nell’omonima piazza. (g.ca.)
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