Un dibattito sul futuro urbanistico
JESOLO
Che fine ha fatto il senso culturale dell’urbanistica? E’ l’interrogativo al quale si è cercato di dar risposta nell’appuntamento organizzato dall’associazione “G. Marcato”, che ha ospitato l’ ingegnere e imprenditore trevigiano Diego Malosso, che ha parlato di innovazione e responsabilità nelle trasformazioni urbanistiche. «Il nostro tessuto urbano - commenta Diego Malosso - punta eccessivamente verso l’individualismo. Il problema è culturale, perché si costruisce troppo senza considerare gli aspetti primordiali che stanno alla base del costruire, ossia il concetto di relazione tra individui». Una considerazione che è stata rapportata al contesto jesolano, interessato da un piano regolatore denso di costruzioni verticali in altezza e complessi residenziali mozzafiato. «A Jesolo - commenta il consigliere Roberto Rugolotto del Pd - l’urbanistica è stata troppo delegata ai tecnici, perdendo il rapporto diretto con la vita quotidiana». Per Giampaolo Rossi, presidente dell’associazione, c’è il bisogno di «ripensare ad un nuovo modello urbanistico, puntando maggiormente sul concetto di relazione». Si è pronunciato anche il consigliere di maggioranza Nicola Manente. «Il problema - dice - non è lo sviluppo verticale ma la leggerezza con cui vengono visti i nuovi sviluppi urbanistici, visto che non sono messi in relazione con i sottoservizi e le reti infrastrutturali».
Alessio Conforti
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