Un altro incendio nell’ex zuccherificio Da simbolo di Cavarzere a regno del degrado

il declino
L’ex zuccherificio di via Cavour, a Cavarzere, ancora preso di mira dai vandali. Nella notte tra sabato e domenica i vigili del fuoco sono dovuti intervenire ancora una volta per domare un principio d’incendio che avrebbe potuto essere devastante per l’intero stabile.
Erano circa le 4,45 del mattino quando i pompieri sono stati avvisati, probabilmente da qualche autista di passaggio, del fumo che stava uscendo dai locali abbandonati dell’ex zuccherificio, meta ogni giorni di senzatetto, ma anche di giovani tossicodipendenti che, all’interno dei locali del grande complesso, consumano alcol e droga indisturbati. Ad andare a fuoco, stavolta, dei cartoni e dei mobili accatastati sotto il tetto, che fanno pensare a un incendio di doloso o a un tentativo di riscaldare l’ambiente da parte di qualcuno, senza fissa dimora. Una volta giunti sul posto i vigili del fuoco hanno provveduto a spegnere le fiamme e a mettere in sicurezza l’edificio, che appare completamente vandalizzato e che preoccupa le poche attività che resistono nell’area.
Nella stessa area dell’ex zuccherificio, in quella che un tempo era una ex distilleria, nella notte di Capodanno si era sviluppato un altro incendio le cui cause, quella volta, furono imputate a un corto circuito che si era sviluppato nell’impianto fotovoltaico per poi propagarsi, all’interno dello stabile, in un magazzino che conteneva ancora dei cartoni di una ditta chiusa per fallimento.
Ma se oggi l’area dell’ex zuccherificio appare come una serie di edifici abbandonati, con le mura sgretolate e le inferiate arrugginite, un tempo era stato un vero vanto per l’industria cavarzerana. All’interno del complesso venivano infatti lavorate le barbabietole, durante la campagna saccarifera per la produzione dello zucchero. Sacchi di zucchero e botti per l’alcol che entravano e uscivano dalla distilleria, che aveva iniziato a funzionare, sempre nella stessa area, sin dall’inizio del ’900, e che garantiva una certa serenità economica a centinaia di famiglie, nello storico edificio numero 5. Il profilo della distilleria faceva parte della sky line cittadina, un simbolo dell’orgoglio cavarzerano.
Aperto nel 1924, lo zuccherificio è rimasto attivo fino al 1980 ed è sempre stato legato al nome della famiglia Montesi, storici industriali del settore. Si è provato più volte a ridare vita al complesso, con l’apertura per esempio di una birreria, ma nessuna attività è riuscita a sopravvivere in un’area davvero enorme, per la cui riqualificazione servirebbero decine di milioni di euro, dove attualmente è collocata solamente la sede della Cooperativa sociale Emmanuel, centro diurno di servizi per disabili. —
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