«Uccelli maltrattati», ma non ci sono gabbie

Fossò. Gli animalisti contestano la fiera del paese, il parroco: da anni non esponiamo volatili
CORRADO MAERNE: SAGRA DEGLI UCCELLI
CORRADO MAERNE: SAGRA DEGLI UCCELLI

Gli animalisti attaccano la fiera degli uccelli di Fossò ma gli uccelli, alla fiera, non ci sono. La fiera degli uccelli contestata è quella che si terrà domenica prossima nel centro rivierasco, organizzata dalla parrocchia di San Bartolomeo. A partire lancia in resta è Paola Re, consigliera della Lega italiana dei diritti dell’animale. «In questi luoghi», spiega, «si passeggia tra animali chiusi in gabbia, mostrati e venduti al pubblico come merce in un lucroso evento commerciale e turistico, pertanto di portata politica. Sono utilizzate immagini di boschi con uccelli liberi che volano e cantano ma in realtà gli uccelli detenuti nelle fiere sono strappati al loro habitat naturale o nati e cresciuti in cattività, fatti riprodurre artificialmente, rinchiusi in gabbia o legati con una zampa a un trespolo e commerciati come merce. Si trasmette l’idea della sopraffazione dell’essere umano su altri esseri viventi indifesi. Passa l’idea che il nostro rapporto con gli animali si possa realizzare attraverso la loro prigionia e detenzione; i bambini imparano a conoscere gli uccelli attraverso le sbarre, a considerarli merce da acquistare e portare a casa trasferendoli da una prigione ambulante a una stabile. Il rispetto e la protezione degli animali liberi è invece il fondamento per attuare rapporti di armonia e rispetto». Dure le conclusioni: «Ritenere un uccello in gabbia in una condizione di benessere è una presa in giro della scienza etologica, oltre che una crudeltà nei confronti dell’animale. Gli animali devono sopportare eventi stressanti come il trasporto, lo scarico, la predisposizione della fiera, Possedere un uccello e guardarlo dimenarsi imprigionato in una gabbia non è amore».

Ma per il parroco del paese, don Claudio, gli animalisti stavolta hanno preso una gran cantonata: «Alla nostra fiera, nonostante si chiami “degli uccelli”, uccelli non ce ne sono più da qualche anno proprio in ossequio alle normative a protezione delle specie. La fiera altro ora non è che una sagra paesana che ha mantenuto l’antico nome». (a.ab.)

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