Tutta Bibione all'ultimo saluto dell'amico «Zio Bepi» Mattarello

La chiesa affollata a Bibione per l’addio a Giuseppe Mattarello
La chiesa affollata a Bibione per l’addio a Giuseppe Mattarello
 
BIBIONE.
Tanta gente, ma non avrebbe potuto essere altrimenti, ha voluto tributare l'ultimo affettuoso saluto a zio Bepi, a quel Giuseppe Mattarello che negli anni cinquanta ha creduto nello sviluppo di Bibione ed ha profuso il suo impegno affinché ciò avvenisse in quel modo che lui insieme ad altri pionieri del turismo, avevano immaginato. E così è avvenuto grazie a quel suo modo di mettersi a servizio di una comunità in crescita, prendendola e guidandola forte della sua esperienza. C'erano tutti gli albergatori con la presidente Vania Prataviera, il direttore Orlando Mason, Livio Pillon, 88 anni, decano della categoria, compagno di Mattarello nell'avventura bibionese. Erano rappresentate tutte le associazioni, tra le quali Sabrina Visentin dell'Abit, Franco Anastasia delle Terme nonché presidente della Banca, gli ex sindaci Sergio Bornancin e Flavio Maurutto con i quali «zio Bepi» si era confrontato nella sua lunga carriera imprenditoriale, l'attuale vice sindaco Gianni Carrer in rappresentanza dell'amministrazione comunale. C'era anche l'Avis, l'Aido, i Lions, il Panathlon con Bruno Moretto ma c'erano soprattutto i suoi calciatori dell'Asd Bibione, ormai con qualche capello bianco, con il loro presidente Walter Salvador, all'epoca giovane calciatore con Mattarello presidente. Per lui tanti fiori ed è stato don Andrea a farsi interprete del pensiero dei presenti. «Oltre ad essere stato un laborioso imprenditore, insieme alla moglie Giancarla - ha detto don Andrea nell'omelia - Giuseppe è stato un personaggio che ha saputo dedicare ai giovani buona parte del suo tempo così come ha saputo indirizzare la categoria degli albergatori verso traguardi impensabili».

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