Tuffo in acqua bassa a Sottomarina, 16enne rischia la paralisi

L’allarme ieri alle 12 per un ospite del campeggio Atlanta che non sentiva più le gambe. Elitrasportato in ospedale a Mestre

SOTTOMARINA. Un tuffo azzardato, una bravata giovanile, la goliardia esuberante di un adolescente di 16 anni che poteva costare davvero molto cara. Era circa mezzogiorno quando un ragazzo sedicenne della provincia di Vicenza, ospite del camping Atlanta, nella zona dei campeggi di via Barbarigo a Sottomarina, all’altezza della torretta 31, verso la foce del Brenta, in compagnia con gli amici ha deciso di testare la temperatura ancora gradevole del mare nella prima domenica di settembre.

Una bella giornata, ancora piuttosto calda, insomma da invogliare un tuffo in acqua. La rincorsa presa dalla battigia per entrare tra le onde di corsa e quindi il tuffo con una capriola in avanti, giusto per dimostrare agli altri la bravura in acrobazia.

Il ragazzo però, che probabilmente avrà fatto la stessa capriola mille altre volte, non ha calcolato che in quel punto l’acqua è particolarmente bassa, insomma non alta a sufficienza per ammortizzare la caduta sulla schiena. L’impatto sul fondale del sedicenne è tremendo, a peso morto, atterrando di schiena, alla base del collo.

Una botta talmente dura che il giovane per qualche istante perde addirittura i sensi. Quando non si sono accorti che non si trattava di uno scherzo, gli amici hanno immediatamente allertato i soccorritori della torretta 31 che hanno riportato il ragazzo sulla battigia che, nel frattempo, si era ripreso, ma non riusciva ad avvertire alcuna sensibilità alle gambe e alle braccia.

Attimi di apprensione tra gli amici e soprattutto tra i parenti con i quali si trova in vacanza a Sottomarina. Pochi minuti sul posto dopo è arrivata l’ambulanza ma, vista la gravità della situazione, con il sedicenne che non riusciva a muoversi, i sanitari del 118 di Chioggia hanno chiesto l’intervento dell’elisoccorso del Suem di Padova, che è atterrato nei paraggi della spiaggia, nello spiazzo del campeggio. Il ragazzo è stato stabilizzato e poi caraicato nell’elicottero che lo ha trasportato all’ospedake dell’Angelo di Mestre dove, fortunatamente sembra abbia iniziato a riprendere l’uso degli arti, scongiurando così il rischio di rimanere paralizzato che ne avrebbe segnato la vita per sempre.

Secondo il Suem di Padova, infatti, il sedicenne vicentino è stato trasportato n elicottero con codice di media gravità. —


 

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia