Truffa all’assicurazione in dodici vanno a processo

CHIOGGIA. Secondo l’accusa, avrebbero truffato l’assicurazione sostenendo di aver riportato lesioni in un incidente in cui era rimasto coinvolto un bus di linea. In realtà soltanto uno di loro si trovava sul mezzo pubblico e, comunque, avrebbero pure falsificato le ricevute della “Clodia Medica”, utilizzate per ottenere la liquidazione del danno. Ricevute presentate poi alla società di assicurazione “Allianz spa”.
Ieri, davanti al giudice Enrico Ciampaglia, sono intervenuti il pubblico ministero, i difensori e i legali delle parti civili, gli avvocati Mauro Bonato e Giorgio Zecchin, per conto di “Allianz” e “Clodia Medica”.
Il rappresentante dell’accusa ha chiesto la condanna a nove mesi e quindici giorni per Moreno Pagan (49 anni, Chioggia), mentre si è battuto per una condanna a un anno e due mesi ciascuno per gli altri undici imputati. Sono Alessandro Bighin (57 anni, Rosolina), Stefano Zennaro (42, Chioggia), Corrado Costa (42, Chioggia), Ennio Varagnolo (56, Chioggia), Davide Chiereghin (41, Chioggia), Massimiliano Tranchina (48, Chioggia), Gianni Luppi (37, Chioggia), Stefano Costa (35, Chioggia), Alessandro Canella (35, Chioggia), Stefano Zennaro (42, Chioggia) e Stefano Perini (49, Chioggia).
L’incidente era avvenuto a Chioggia il 18 maggio 2006, le ricevute erano state presentato tra il mese di febbraio e quello di maggio dell’anno seguente; in tutto la cifra complessiva che l’assicurazione avrebbe sborsato era di poco superiore ai 68 mila euro. Colui che chiedeva il risarcimento minore era Perini, il quale voleva 3.680 euro. Chi chiedeva di più era Canella con 7.600 euro. Tutti si erano rivolti all’avvocato Paolo Litrico che ancora difende undici dei dodici imputati, mentre Pagan è difeso dall’avvocato Daniele Grasso, che ieri si è battuto per l’assoluzione del suo cliente.
Gli imputati, stando al capo d’imputazione, avrebbero falsificato ricevute della “Clodia Medica”: ad esempio, Vignin, ne avrebbe falsificata una da 1.800, trasformandola in un documento fiscale da 6.200; Stefano Zennaro una da 570 euro in un documento da 5.100; Corrado Costa ne avrebbe falsificate due, entrambe da 891 euro, ottenendo in seguito un risarcimento di 5.900.
Ieri il giudice Enrico Ciampaglia, dopo aver ascoltato la requisitoria e le arringhe, ha rinviato l’udienza al prossimo 26 giugno. Quel giorno emetterà la sentenza nei confronti di tutti i dodici imputati coinvolti nel processo.
Giorgio Cecchetti
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